Statement stampati su t-shirt e capi che supportano messaggi politici: anche il modo in cui ci vestiamo può essere uno strumento per manifestare.
London fashion week, per la prima volta sfilano solo collezioni senza pelliccia
Questa edizione della London fashion week si veste di etica e green. Qualche giorno fa, il British fashion council ha dichiarato che la settimana della moda londinese sarà la prima tra le più importanti manifestazioni di moda a livello mondiale che non ospiterà collezioni contenenti pelliccia vera. Leggi anche: Blood less fur, le pellicce ecologiche diventano
Questa edizione della London fashion week si veste di etica e green. Qualche giorno fa, il British fashion council ha dichiarato che la settimana della moda londinese sarà la prima tra le più importanti manifestazioni di moda a livello mondiale che non ospiterà collezioni contenenti pelliccia vera.
Leggi anche: Blood less fur, le pellicce ecologiche diventano sempre più trendy
La svolta fur free della London fashion week
Tra i marchi inglesi in calendario mancava solo Burberry ad annunciare la messa al bando delle pellicce dalle sue collezioni. Ma a pochi giorni dall’inizio della kermesse è arrivata la notizia che, con l’avvento del nuovo direttore creativo Riccardo Tisci, anche Burberry abbandonerà la pelliccia e riciclerà i vestiti invenduti per utilizzarli nella creazione di nuovi modelli già a partire dalla prossima sfilata.
Così, da un sondaggio condotto dall’ente promotore della moda e dei designer inglesi, è risultato che nessuno dei marchi presenti all’interno del calendario ufficiale della London fashion week proporrà creazioni in pelliccia. Il British fashion council afferma che si tratta di un evidente “cambiamento culturale basato su ideali e scelte fatte da aziende di design, marchi internazionali e consumatori consapevoli, ma anche dall’incoraggiamento di molti negozi multibrand che stanno gradualmente abbandonando la vendita di pelliccia”, ricorrendo ad altre soluzioni alternative.
Huge news! #LondonFashionWeek goes #furfree sending a clear message that #fur cruelty is not welcome on the catwalk! We hope that New York, Paris and Milan will follow and put compassion in fashion. https://t.co/3BDzHRsmdo
— HSI United Kingdom (@HSIUKorg) 7 settembre 2018
Un buon risultato raggiunto grazie alle proteste degli animalisti
Dal 2016 a oggi, le proteste messe in campo dagli animalisti si sono sempre più intensificate. Così l’annuncio della messa al bando delle pellicce da parte della London fashion week è stato accolto con molta soddisfazione da tutte le associazioni che lottano per i diritti degli animali come la Fur free alliance, Peta e la Humane Society International UK.
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L’iniziativa rientra all’interno del programma BFC positive fashion initiative, progettato dal British fashion council per promuovere e supportare le aziende che operano rispettando alcune linee guida fondamentali: la sostenibilità ambientale e sociale, l’uguaglianza e la diversità, l’artigianato e la comunità. Perché l’impegno dimostrato dalla London fashion week può diventare un buon esempio per tutte le altre manifestazioni che fungono da vero e proprio motore di tutto il mondo della moda.
Foto di copertina: sfilata uomo Burberry autunno/inverno 2015 © John Phillips/Getty Images
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