
Africa. Il sogno della Grande muraglia verde per salvare il Sahel dall’avanzata del deserto
Il futuro del Sahel è legato a doppio filo alla Grande muraglia verde africana, un colossale progetto di riforestazione e gestione sostenibile del suolo.
Agiamo, ogni giorno, per la tutela del patrimonio ambientale.
Il futuro del Sahel è legato a doppio filo alla Grande muraglia verde africana, un colossale progetto di riforestazione e gestione sostenibile del suolo.
Dopo le centrali a carbone, in Europa le industrie che emettono più CO2 sono quelle siderurgiche. Ora più che mai, il settore necessita di un profondo ripensamento in chiave sostenibile.
Uno studio scientifico spiega che, se non agiremo in tempo, tra 50 anni su quasi un quinto della Terra il clima sarà caratterizzato da caldo insopportabile.
Nel cuore dell’Europa sono attive decine di centrali a carbone che hanno un costo esorbitante per la salute dell’uomo e del clima. Scopriamo il loro destino
Lo sviluppo insostenibile non è solo responsabile dei cambiamenti climatici, ma anche concausa delle epidemie. Eppure c’è chi già chiede di salvarlo.
La Cop 25 si è conclusa con due giorni di ritardo. Con pochissimi passi avanti e la prospettiva di un 2020 in salita. A mancare, ancora una volta, è la volontà politica.
Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa è alla Cop 25 di Madrid per porre le basi del decennio per il clima. A cominciare dalla Pre cop di ottobre 2020 che si terrà a Milano.
I negoziati alla Cop 25 di Madrid hanno portato a numerosi passi indietro sul tema dei diritti umani e, in particolare, sul Gender action plan.
Il riferimento alla protezione dei diritti umani nella lotta contro la crisi climatica è stato cancellato da un testo provvisorio della Cop 25 di Madrid.
Da oggi 25mila delegati di 200 nazioni si riuniscono a Madrid per la Cop 25. Cosa dobbiamo sperare che venga deciso alla Conferenza sul clima delle Nazioni Unite.