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Per il frontman dei Muse, Matt Bellamy, il pianeta potrebbe salvarsi dalla catastrofe ambientale solo se fosse governato da donne.
Il rocker britannico Matt Bellamy, fresco vincitore con i Muse di un Grammy Award grazie all’album Drones, è molto preoccupato per lo stato di salute dell’ambiente. È convinto che di questo passo gli esseri umani saranno condannati all’estinzione. Intervistato dal magazine musicale Q, Bellamy ha spiegato che soltanto una presenza maggiore di donne al potere potrebbe salvare il pianeta e i suoi abitanti dalla catastrofe.
“Se tutti i politici fossero donne – sostiene il musicista – il mondo sarebbe un posto migliore. Gli uomini competono per le risorse naturali nella speranza che queste garantiscano loro la possibilità di fare sesso. Ecco ciò che fanno gli uomini”. D’altronde Matt Bellamy, che definisce i Muse “ambasciatori mondiali della paranoia”, nutre da sempre un forte interesse per la politica che si riflette nelle sue canzoni.
Brani come Assassin, Reapers, Animals o Uprising, alludono tutti a un sistema globale malato e distopico, che conduce a una progressiva disumanizzazione. Sulle tematiche ambientali, il cantante e chitarrista aggiunge: “Gli organismi che prendono dalla natura più di quanto abbiano bisogno si estinguono, ed è quello che sta succedendo a noi. Tutti lo sanno, ma nessuno fa nulla per porvi rimedio”. L’inserimento di più donne in posizioni di leadership politica sarebbe, secondo lui, una semplice soluzione al problema.
Di recente Matt Bellamy ha incontrato a Washington la candidata alle elezioni americane Hillary Clinton, insieme al marito ed ex presidente Bill. Ma non è rimasto troppo colpito dal carisma dell’aspirante leader. “Sembra una persona tranquilla, con i piedi per terra”, ha commentato. “Hillary mi ha ricordato una delle mamme dei miei amici, ma sono sicuro che sia per la sua capacità di adattarsi a chi ha di fronte. Hai la sensazione che si tratti di una partita a scacchi e lei è lì per vincere”.
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