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Alla Cop21 a Parigi si sta decidendo cosa fare per combattere i cambiamenti climatici, ma l’agricoltura e l’alimentazione sono rimaste ai margini. Un nuovo appello da firmare vuole richiamare l’attenzione di tutti.
La colpa dei cambiamenti climatici è anche di cosa mangiamo e di come lo produciamo. Alimentazione e agricoltura concorrono a danneggiare il clima con quantità impensabili e impressionanti di gas serra, che fanno male all’ecosistema e a tutti noi. Le cose devono cambiare, in fretta.
Slow Food ha lanciato un appello in sei lingue rivolto alla Cop 21 in corso a Parigi per dire, chiaro e tondo, che “per arrestare i cambiamenti climatici dobbiamo cambiare il modello agroalimentare industriale, basato sul profitto e sullo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali, e restituire valore al cibo”.
Purtroppo però pare che lì il ruolo dell’agricoltura e il rapporto fra il cibo e il clima siano stati relegati ai margini della discussione, privilegiando temi come l’energia, l’industria e i trasporti. A seconda del sistema che si prende come riferimento, però, l’agricoltura, l’allevamento e la produzione del cibo rappresentano sia una delle principali cause del cambiamento climatico, sia una delle soluzioni possibili.
“Dal 30 novembre all’11 dicembre a Parigi si incontrano i governi di tutto il mondo per trovare un accordo sul clima – prosegue l’appello della grande organizzazione – l’agricoltura, però, è rimasta ai margini della discussione. Per questo, chiediamo con forza ai rappresentanti dei paesi e delle istituzioni internazionali riuniti a Parigi di prenderne in seria considerazione il ruolo decisivo e centrale”.
L’appello si firma compilando il modulo online, disponibile anche in francese, tedesco, spagnolo, portoghese, russo.
Facciamo sentire la nostra voce ai partecipanti alla Cop 21 firmandolo.
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