Il leader dell’Azerbaigian, che a novembre ospita la Cop29, è stato accolto in Italia come un partner strategico. Cruciali le intese sul gas. Ma non sono mancate le critiche degli attivisti per la linea dittatoriale che continua a perseguire.
L’olio d’oliva diventa elettricità in Spagna
Il progetto Biogas2pem-fc, finanziato per 1,1 milioni di euro dall’Unione europea, è attivo dal novembre 2014 nella prima azienda agricola spagnola che produce energia dai prodotti di scarto dei frantoi. Durante il periodo di spremitura, tre o quattro mesi l’anno, vengono prodotti 30 milioni di metri cubi d’acqua di scarto per la produzione di olio
Il progetto Biogas2pem-fc, finanziato per 1,1 milioni di euro dall’Unione europea, è attivo dal novembre 2014 nella prima azienda agricola spagnola che produce energia dai prodotti di scarto dei frantoi. Durante il periodo di spremitura, tre o quattro mesi l’anno, vengono prodotti 30 milioni di metri cubi d’acqua di scarto per la produzione di olio d’oliva. Questi insieme agli scarti tossici ricchi di pesticidi e di acidi ad alto tasso di salinità possono essere convertiti in calore ed elettricità.
© David Silverman/Getty Images
In un paese come la Spagna, produttrice del 50 per cento dell’olio d’oliva esportato nel mondo, la tecnologica innovativa sviluppata dal progetto Biogas2pem-fc è fondamentale per i risvolti commerciali della produzione di olio e di tutto il settore agricolo. La trasformazione in energia elettrica degli scarti può avvenire direttamente nei frantoi o nelle strutture attrezzate per questa pratica. In un locale annesso all’azienda, il biogas prodotto dalla decomposizione in assenza di ossigeno dei materiali biodegradabili viene trasformato in energia elettrica passando attraverso delle celle a combustione che sfruttano la concentrazione di idrogeno nel biogas.
© David Silverman/Getty Images
In questo modo si produce attraverso i rifiuti il calore e l’energia necessari per l’intera filiera agricola anche in una regione molto fertile come quella dell’Andalusia, in cui però l’economia rurale ancora non ha le risorse per stare al passo con il progresso industriale.
© David Silverman/Getty Images
Il progetto Biogas2pem-fc, applicato a tutti i settori della produzione agricola, promette benefici economici e per la sostenibilità ambientale, abbattendo il consumo delle risorse di gestione dell’attività e nel contenimento degli scarti tossici e dei rifiuti dispersi nell’ambiente. La speranza è che in futuro questa tecnologia possa essere appannaggio di tutti i produttori e non solo delle grandi aziende in grado di sostenerne i costi iniziali.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Entro tre anni, entrerà in funzione uno dei giacimenti di gas più imponenti d’Italia. Per Eni, il gas è ancora indispensabile per la transizione energetica. Per la scienza, la transizione deve essere rapida.
La più grande compagnia energetica del Paese il 31 agosto ha chiuso l’ultima centrale elettrica a carbone: uno step importante per il futuro danese.
L’enorme centrale solare si chiamerà Sun Cable e prevede anche un cavo sottomarino da 4.300 chilometri per fornire energia a Singapore.
Se continuerà a investire nel solare e nell’eolico, l’Unione europea riuscirà a svincolarsi dalla dipendenza dalle fonti fossili. Lo dimostrano i dati del think tank Ember.
Perché gli Stati Uniti sono il più grande produttore di petrolio al mondo, nonostante la transizione
In un momento in cui la transizione energetica sta accelerando e le energie rinnovabili sono in crescita, la produzione di petrolio negli Stati Uniti non si ferma.
Tra gennaio e giugno in Italia la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ha segnato un +27,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023.
Il governo britannico ora punta alla costruzione di tre parchi solari per alimentare 92mila abitazione e a una rivoluzione di pannelli sui tetti.
Un gruppo di associazioni chiede a Eni di sospendere il contratto con chi occupa i Territori palestinesi. E il governo della Colombia ha fermato l’invio di carbone.