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Tante emozioni alle Paralimpiadi di ciclismo di Rio 2016: nel ciclismo arrivano tre ori tra cui quello di Alex Zanardi e 2 bronzi, uno al femminile. L’Italia può festeggiare lo spirito paralimpico fatto di umanità.
Piogge di medaglie alle Paralimpiadi di ciclismo di Rio 2016: Alex Zanardi ma non solo, una grande giornata per il ciclismo paralimpico italiano. L’ex pilota di Formula Uno non ha smentito le attese e nella gara cronometro handbike H5 delle Paralimpiadi di Rio porta a casa l’oro, con il tempo di 26’36”81.
“Dedico quest’oro a Gianmarco Tamberi, che una medaglia l’avrebbe sicuramente vinta. Gli mando un bacio d’incoraggiamento, alle prossime Olimpiadi tiferemo tutti per lui”. Così Zanardi ha dedicato la vittoria all’atleta di salto in alto che non ha potuto partecipare alle Olimpiadi di agosto a causa di un infortunio a luglio nella stessa gara dove ha realizzato il record italiano.
Quanti brividi…. grazie Alex Zanardi per avermi reso questa giornata indimenticabile!! pic.twitter.com/qd8Jl4SDKa
— Gianmarco Tamberi (@gianmarcotamber) 14 settembre 2016
E già solo per questo potremmo ritenerci soddisfatti ma il ciclismo handbike delle paralimpiadi ci ha donato altri piazzamenti dal sapor di medaglia che arricchiscono il medagliere italiano.
Subito dopo il successo di Zanardi è arrivato anche l’oro di Vittorio Podestà, nella foto di copertina a sinistra di Zanardi, nella categoria H3: per lui un tempo di 28’19″45. Immediatamente irrompe la terza medaglia più preziosa: Luca Mazzone nella categoria H2 ottiene 32’07″09 davanti a due statunitensi. La curiosità è che in passato è stato un nuotatore ottenendo successi alle Olimpiadi di Sidney del 2000.
Nella cronometro categoria C1 arriva il terzo posto di Giancarlo Masini con un tempo di 28’47″83. Bronzo a cui si aggiunge anche quello al femminile: Francesca Porcellato sale sul gradino più basso del podio nella categoria H3 handbike nel Time Trial H1-2-3. Porcellato ha avuto un passato anche nell’atletica leggera e nello sci invernale, sempre nel settore delle disabilità, riuscendo a conquistare più di dieci medaglie partecipando fin dalle Paralimpiadi di Seul del 1988.
L’Italia può ora festeggiare le tante medaglie conquistate ma soprattutto deve essere orgogliosa del movimento e dello spirito paralimpico, che rappresenta una rinascita di tante persone che hanno realizzato un futuro da atleti dopo aver superato momenti difficili a causa di malattie e incidenti. Un’occasione anche per avvicinare tanti ragazzi al mondo dello sport paralimpico, come alcuni atleti hanno invitato a fare con passione.
Cosa indica ad esempio la categoria H5 di Alex Zanardi? È una sigla che racchiude cinque diversi tipi di disabilità. Come spiega il sito di Federciclismo la categoria H5 (“h” sta per handbike) è quella più facilitata fisicamente in quanto hanno la possibilità di inginocchiarsi e di utilizzare i muscoli del tronco, a differenza degli altri. Con H1 abbiamo invece la disabilità più alta.
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