Investimenti sostenibili

Gli italiani e gli investimenti sostenibili: il 68% li sceglierebbe

Pochissimi conoscono l’impatto ambientale e sociale dei propri risparmi, ma a parità di rendimento il 68% sceglierebbe un fondo sostenibile. Un potenziale di crescita altissimo, svelato dalla ricerca Eumetra in esclusiva per Investimenti Sostenibili LifeGate.

L’85% degli italiani non conosce l’impatto dei propri investimenti. Ma, sapendolo, il 68% sceglierebbe una forma di investimento – a parità di rendimento – attenta alla sostenibilità.

Gli atteggiamenti degli italiani nei confronti degli investimenti sostenibili sono stati indagati da una nuovissima ricerca Eumetra Monterosa, in esclusiva per Investimenti Sostenibili LifeGate: ‘Osservatorio sugli atteggiamenti degli italiani nei confronti del risparmio e degli investimenti sostenibili’. Anticipiamo alcuni dati.

Investimento sostenibile contro investimento non sostenibile: quale scegliere

Il dato più forte della ricerca – condotta su un campione statisticamente rappresentativo dell’intera popolazione italiana – è che il 68% degli italiani, a parità di rendimento, preferirebbe l’investimento sostenibile. Tra due fondi, uno responsabile e uno no, moltissimi sceglierebbero quello responsabile, se rendono ugualmente.

Pochissimi conoscono l’impatto ambientale e sociale dei propri risparmi, ma a parità di rendimento il 68% sceglierebbe un fondo sostenibile.
Pochissimi conoscono l’impatto ambientale e sociale dei propri risparmi, ma a parità di rendimento il 68% sceglierebbe un fondo sostenibile. © Eumetra Monterosa per Investimenti Sostenibili LifeGate

Il risultato non era scontato. Ci dice che la maggioranza degli italiani, se avesse la possibilità di scegliere tra due opportunità di investimento, una attenta alla sostenibilità e l’altra no, preferirebbe mettere i propri risparmi in mano di chi li usa per generare un impatto socialmente o ecologicamente positivo. Ancor maggiore propensione all’adesione rispetto alla media si riscontra tra i 18-34enni, tra i 45-54enni, tra chi ha una laurea o un master, e tra i residenti nel Nord Ovest.

Ancora più interessante il dettaglio sotto la lente d’ingrandimento del pragmatismo, dato che non tutti hanno molti risparmi da investire. Ebbene, solamente tra coloro che hanno la possibilità di investire, a parità di rendimento la percentuale di chi sceglierebbe una forma attenta alla sostenibilità sale addirittura al 75%.

L’indagine sui risparmiatori

Ovviamente, un’indagine sulla propensione a investire dei soldi non può prescindere dal tenere in considerazione quante persone, oggi, possono farlo. E qui, Eumetra ci dice il 60% degli italiani oggi non ha risparmi da investire. Punto. Con punte del 73% tra i giovanissimi e tra i sessantenni. Tra coloro che qualche risparmio in banca ce l’hanno, prevale oggi un atteggiamento prudente e statico: il 23% tiene liquida la maggior parte dei risparmi. Il 13% investe già i propri risparmi (lo fanno specialmente i 45 e i 55enni) e solo il 4% ne investe la maggior parte. Ora, si sa che per investire occorre un atteggiamento aperto, attento, informato e consapevole. Quindi vuol dire che c’è molto da fare nel campo dell’informazione.

La conoscenza degli investimenti sostenibili

L’investimento sostenibile mira a creare valore per l’investitore e la società integrando sia l’attenzione per la sostenibilità ambientale e sociale delle imprese e istituzioni in cui si investe, sia l’attenzione agli aspetti finanziari. Solamente il 30% degli italiani ha già sentito parlare di investimenti responsabili o addirittura sa bene di cosa si tratta. In realtà, di questi, quasi tutti non ne hanno una conoscenza approfondita. Cioè non sono andati oltre ad averne letto qualcosa, ma senza che questo si traduca in un gesto, un’azione concreta nella scelta della gestione dei propri risparmi. Rimane un 70% di persone che non ne hanno mai nemmeno sentito parlare, con picchi di scarsa informazione tra i 35-44enni, gli ultra 65enni e in chi ha un livello basso di istruzione.

Parlando del modo in cui si sceglie di investire i propri risparmi, la percentuale di coloro che non conoscono assolutamente l’impatto ambientale e sociale delle aziende o delle istituzioni in cui si investe è altissima: l’85%. Un 7% crede che l’impatto socio-ambientale dei suoi investimenti sia comunque meno importante del ritorno economico. L’8% ne conosce invece l’impatto e lo tiene già in considerazione.

Sempre in termini di informazione e conoscenza dell’impatto dei propri soldi, la rendicontazione – ovvero, la creazione di un rapporto ben preciso sull’operato di enti e di aziende – è un elemento potenzialmente utile per chi investe oggi. È il 54% dei risparmiatori ad affermare che la rendicontazione dei vantaggi ottenuti in termini di sostenibilità sarebbe un elemento che lo spingerebbe ancor di più a scegliere l’investimento sostenibile.

Il 34% degli italiani si può definire ‘entusiasta’ per gli investimenti sostenibili

Dovendo fare una sintesi degli atteggiamenti rilevati tra gli italiani sul risparmio, Eumetra suggerisce l’emergere di un interessante profilo di persona, sicuramente pronto a prendere in considerazione investimenti sostenibili. Li definisce ‘entusiasti’. Contano per il 34% del campione nazionale. Sono in prevalenza adulti, con titolo di studio medio-alto, imprenditori, liberi professionisti. Tra l’altro, investono i loro risparmi in percentuale doppia rispetto alla media nazionale.

Il risultato coincide intrigantemente con l’ultima ricerca sull’Osservatorio sulla sostenibilità 2016, secondo cui un terzo degli italiani sono pienamente consci dell’importanza della sostenibilità.

Sono persone socialmente centrali, che conoscono e tengono in considerazione l’impatto ambientale il triplo rispetto alla media, preferirebbero l’investimento sostenibile perfino se il rendimento fosse minore rispetto a quello non sostenibile e ci tengono a che sia rendicontato in termini di sostenibilità.

Dunque, se un terzo delle persone interpellate si dimostra più interessato della media a conoscere l’impatto sociale e ambientale dei propri risparmi e preferirebbero l’investimento sostenibile, e se poi un altro quinto è comunque propenso a prendere in considerazione una forma di investimento sostenibile se è conveniente, si può concludere che già oggi la maggioranza degli italiani è pronta a investire i propri risparmi in modo sostenibile, responsabile, consapevole.

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