Gran Bretagna, nasce la nuova Foresta del Nord, saranno piantati 50 milioni di alberi

La Gran Bretagna pianterà gli alberi nei prossimi 25 anni lungo l’autostrada di 172 chilometri che collega Liverpool a Hull.

Un tempo la Gran Bretagna era ricoperta di foreste decidue caratterizzate da querce colossali. A seguito della rivoluzione industriale il territorio ha però subito un violento processo di urbanizzazione e delle foreste originarie non restano orami che piccole aree circoscritte, che coprono meno dell’11 per cento del territorio nazionale. Se non si può tornare indietro nel tempo, si può però provare a rimediare ad errori passati ed è quello che ha intenzione di fare il governo britannico che ha annunciato la piantumazione di 50 milioni di alberi che costituiranno una nuova Foresta del Nord.

Pini visti dal basso
La creazione della nuova foresta offrirà un ambiente migliore per i cittadini, migliorando la qualità dell’aria, mitigando il rischio di dissesto idrogeologico, sostenendo l’economia rurale attraverso il turismo e la produzione di legname, contribuirà infine a connettere le persone con la natura © Casey Horner/Unsplash

Foresta per il clima e la biodiversità

La foresta costeggerà l’autostrada M62, lunga 172 chilometri, che collega Liverpool a Hull e abbraccerà alcune grandi città come Manchester, Sheffield, Leeds e Chester. Il progetto è guidato da Woodland trust, organizzazione che si occupa della conservazione dei boschi nel Regno Unito, e ha l’obiettivo di fornire un nuovo habitat per la fauna selvatica, ridurre il rischio di inondazioni e contrastare i cambiamenti climatici. Secondo Woodland trust il nuovo bosco sarà in grado di assorbire circa otto milioni di tonnellate di carbonio.

Investire nelle foreste

Per la realizzazione dell’opera, che sarà portata a termine entro venticinque anni, sono stati investiti attualmente 5,7 milioni di sterline, il progetto dovrebbe costare complessivamente 500 milioni. Si tratta dunque di un investimento davvero importante che avrà comunque numerosi effetti positivi. Oltre che dal punto di vista prettamente climatico-ambientale, la foresta contribuirà infatti a sostenere l’economia locale attraverso il turismo, l’occupazione e l’aumento del valore delle circa 190mila abitazioni che sorgono nell’area interessata.

Il Regno Unito deve recuperare terreno

I lavori di piantumazione della foresta inizieranno a marzo con la riforestazione di 680 ettari nel sobborgo di Smithills, a Bolton. L’iniziativa aiuterà il governo ad avvicinarsi all’obiettivo che si è fissato di aumentare del 12 per cento la copertura boschiva nazionale al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni climatiche. Il traguardo sarebbe però ancora molto lontano e Woodland Trust sostiene che nel 2016 sono stati riforestati solo 700 ettari in Inghilterra, ben al di sotto dell’obiettivo nazionale di 5mila ettari all’anno.

Tratto dell'autostrada che collega Liverpool a Hull
Il panorama attuale dall’autostrada M62 è piuttosto desolante. Il Regno Unito è uno dei paesi europei con meno foreste, solo il 10 per cento dell’Inghilterra è coperto da boschi contro il 34,7 per cento dell’Italia © Bob Smith/grough

La foresta che cresce dal basso

Da oltre dieci anni le associazioni Woodland trust e Community forest trust si battono per la realizzazione di questo progetto, che dunque “non è un’iniziativa governativa, è un’iniziativa dal basso verso l’alto. È un’idea che nasce dall’esperienza e dall’entusiasmo di organizzazioni che lavorano da anni con le comunità e l’ambiente”, ha scritto Austin Brady, direttore della conservazione e degli affari esterni di Woodland trust.

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