Un’analisi allarmante del Pesticide action network Europe ha rivelato la presenza di Tfa, derivato dei Pfas, in moltissimi alimenti.
Gli incendi colpiscono anche la Groelandia che brucia a 50 chilometri dai ghiacciai. Le foto del satellite della Nasa.
L’estate degli incendi non risparmia nemmeno la Groenlandia che da fine luglio sta affrontando fuoco e fiamme a 150 chilometri a nordest di Sisimiut, la seconda città della Groenlandia e a solo 50 chilometri dal fronte di un ghiacciaio, a quanto testimoniano le immagini riprese da un piccolo aereo il 31 luglio e poi dal satellite Aqua della Nasa.
Si stima che circa 485 ettari di tundra siano andati in fiamme, un’estensione non particolarmente elevata se si considera la dimensione media degli incendi americani, ma enorme per questa terra, tanto che gli scienziati non sanno prevedere le conseguenze.
La Groenlandia non è nuova agli incendi, ma quest’anno le dimensioni e il numero dei roghi sono maggiori. Stef Lhermitte, docente della Delft University of Technology dei Paesi Bassi, sostiene che l’attività dei roghi rilevata nel 2017 è superiore rispetto a quella degli ultimi 17 anni, da quando è operativo il satellite Terra della Nasa equipaggiato con lo spettroradiometro Modis. Si tratta di un evento insolito e secondo fonti locali l’ultimo grande incendio risale al 1966, ma di cui non si hanno dati certi.
Secondo uno studio del 2013, il tasso di incendi della Groenlandia sta aumentando a un ritmo mai registrato negli ultimi 10mila anni. Gli esperti ritengono che l’innalzamento delle temperature, combinato con lo scioglimento dei ghiacciai che scoprono la tundra, aumentano le probabilità di incendi che in questo caso potrebbero essere stati causati da fulmini.
#DEIMOS2 fresh image depicts unusual #wildfire raging right now in #Greenland #EmergencyServices pic.twitter.com/p200SWhmPn
— DEIMOS IMAGING (@deimosimaging) 9 agosto 2017
“In Groenlandia tutto si sta riscaldando: l’aria, la superficie dell’oceano e anche le acque profonde e non sappiamo quali di questi fenomeni abbia i maggiori effetti sui ghiacciai”, ha detto Ian Joughin, un glaciologo dell’Università di Washington.
Quello che gli scienziati sanno è che il riscaldamento artico provoca lo scioglimento estivo dei ghiacci che oggi rappresenta la causa principale dell’innalzamento del livello dei mari. La stagione estiva in Groenlandia dura 70 giorni in più rispetto agli inizi degli anni Settanta. Ogni estate le temperature più calde dell’aria causano la fusione di circa la metà della superficie del permafrost, anche se nel 2012 è stato registrato lo scioglimento di addirittura il 97 per cento dello strato superiore dei ghiacciai. Lo scioglimento dei ghiacciai lascia terreno alla tundra rendendo la Groenlandia più soggetta a incendi.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Un’analisi allarmante del Pesticide action network Europe ha rivelato la presenza di Tfa, derivato dei Pfas, in moltissimi alimenti.
Il secondo produttore al mondo sigla una decisione storica. Ma gli allevamenti avranno tempo fino al 2034 per chiudere.
Piogge torrenziali hanno colpito numerose nazioni asiatiche, provocando inondazioni catastrofiche. Si cercano ancora centinaia di dispersi.
Un report di Greenpeace denuncia il modello politico-economico della Russia: un intreccio di estrattivismo, autoritarismo e guerra che distrugge l’ambiente, con pesanti ripercussioni sull’ecosistema globale.
Con l’ultima revisione del Pnrr, i fondi stanziati per le Cer passano da 2,2 miliardi a poco meno di 800 milioni: preoccupazione tra gli addetti ai lavori.
Ecomondo 2025 racconta una transizione ecologica che avanza tra innovazione, dati e confronti, mostrando come il cambiamento riguardi già la vita di tutti.
Grande novità nella Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. Ma salta il voto sul consenso libero, senza il quale è violenza sessuale.
Nella notte è uscita una nuova bozza che fa crollare le speranze. 30 paesi scrivono alla presidenza che è inaccettabile.
Insieme all’associazione Io non ho paura del lupo scopriamo questo grande predatore e come la convivenza tra la specie e le attività umane è possibile.
