La bicicletta ci salverà, la nuova stagione di Presadiretta nel racconto di Riccardo Iacona

Lunedì comincia la nuova stagione di Presadiretta su Raitre, la prima puntata è dedicata alla bicicletta. Il racconto nelle parole di Riccardo Iacona.

La bicicletta ci salverà? È la domanda che si sono posti Riccardo Iacona e la redazione di Presadiretta nella prima puntata della nuova stagione del programma in onda su Raitre lunedì 8 gennaio alle 21:10.

Come racconta il trailer della puntata dedicata alla mobilità ciclabile il traffico produce 55 milioni di tonnellate di CO2 l’anno, il 12 per cento del totale, decine di migliaia di morti premature a causa di polveri sottili e ossidi di azoto presenti nell’aria delle nostre città. “Quale società intelligente potrebbe sopportare così tante vittime?”, si domanda Riccardo Iacona con cui abbiamo parlato di quanto raccontato nel suo reportage.

Ci confida come sia stata una scelta ben precisa quella di cominciare la nuova stagione di Presadiretta con una puntata dedicata alla mobilità ciclabile. “Abbiamo chiuso la scorsa stagione sul capitale naturale ma vogliamo insistere sull’ambiente perché è una delle scommesse che dobbiamo vincere”.

La sua convinzione è che dobbiamo affrontare il tema della riduzione delle macchine in città perché ci sono esempi negativi come Roma, dove la maggioranza delle persone si sposta in auto e solo l’un per cento in bici”.

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Il giornalista Riccardo Iacona pronto per la nuova stagione di Presadiretta. Foto © Presadiretta

Nella nuova stagione di Presadiretta si parla del Grab

Uno dei passaggi della puntata di Presadiretta è dedicato al Grande raccordo anulare delle biciclette (Grab),  che dovrebbe dare un contributo importante per la mobilità ciclabile locale e per il cicloturismo a Roma. “Saranno milioni le persone che lo utilizzeranno, ci sono pacchetti turistici già venduti a livello internazionale.

Ci sono finanziamenti già stanziati per un progetto che libererebbe il centro storico dalle macchine moltiplicando i turisti nell’arco dell’anno. Ora ci aspettiamo che il Comune faccia la sua parte” confida il giornalista Rai che ci tiene a ribadire un concetto: “Ci sarà qualche problema da affrontare come togliere parcheggi e alcuni commercianti che si arrabbiano ma c’è grande consenso perché non è più una questione residuale. Serve il coraggio politico di spostare le macchine. Spesso si dice che non è possibile farlo ma se si aprono quelle strade si crea una domanda pazzesca di mobilità ciclabile. Roma è meravigliosa ma purtroppo è nascosta dalle macchine”.

La bicicletta ci salverà con progetti dal basso

Oltre al Grab, finanziato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ci sono anche progetti ideati dal basso, come a Roma con il contributo di chi la bici la prende tutti i giorni. La partecipazione diretta dei cittadini può quindi essere una possibilità per avere soluzioni in grado di migliorare l’efficacia della mobilità ciclabile.

“Nella nostra puntata ci sono architetti e gruppi di ciclisti che hanno realizzato progetti”, ci informa Iacona con entusiasmo. “Nuova mobilità Salaria vuole realizzare un ponte ciclopedonale che unisca Fidene all’altra sponda del Tevere, per raggiungere così una stazione di scambio tra Labaro e Fidene. C’è l’idea di Salvaiciclisti di centoventi chilometri di strade condivise tra bici e macchine. Così come l’idea del Settimo biciclettari dell’Asse degli acquedotti“.

Due buoni esempi di mobilità ciclabile da imitare

Dobbiamo investire in infrastrutture che, afferma con decisione Iacona, non puntino alla costruzione di nuove strade o alla cementificazione selvaggia. Come succede a Copenaghen dove la maggioranza delle persone si muove in bicicletta. Nella capitale della Danimarca, tanto per fare un esempio, quando aprono delle ciclovie fanno delle ipotesi di passaggio di ciclisti: alla fine il numero effettivo è sempre superiore. Copenaghen è un riferimento per il trasporto su due ruote a livello internazionale, come dimostra il Copenhagenize index, eppure anche in Italia ci sono esempi virtuosi.

Anche l’Italia può vantare, sebbene a macchia di leopardo, realità che stano investendo con intelligenza sulle due ruote, come a Bolzano dove nel corso degli anni si è rovesciata la forbice a favore delle biciclette. Bolzano è un caso particolare: hanno solo 59 chilometri di piste ciclabili ma sono state messe a rete a differenza di altre città, dove spesso le ciclabili sono il risultato di oneri di concessione.

La bicicletta ci salverà: aiuta corpo e mente

Anche Riccardo Iacona è un ciclista quotidiano e ha testato con mano la difficoltà di spostarsi in bici, subendo un piccolo infortunio. “Quando chiudi una pista ciclabile senza segnalatori poi qualcosa può andar male. Anche altri hanno scritto di aver avuto lo stesso problema, c’è un pezzo nel reportage di un incontro con altri ciclisti che dicono la loro. Le piste poi non sono manutenute, con rischi di buche e altri inconvenienti”.

Ma la bici, come ha voluto sottolineare il giornalista di Presadiretta, non solo è il mezzo più sostenibile ma sta diventando anche un mezzo competitivo e perfino più veloce per tragitti fino a dieci chilometri. E fa bene sia alla salute fisica che alla mente, come spiega lo stesso Iacona: “A me ha cambiato radicalmente la vita, il tempo recuperato non è solo per gli spostamento ma anche a livello interiore. Una volta raggiunto il ritmo ideale rispetto allo sforzo fisico si entra in estasi, senza altro stress: pedali, pensi, arrivi ossigenato in ufficio, tutte cose che abbiamo fatto vedere come esiti di ricerche sull’uso della bici anche come terapia. E grazie alla pedalata assistita si possono affrontare le salite, a qualsiasi età”. Purtroppo ha ragione quando sostiene che ci siamo resi la vita complicata, “ognuno con la sua scatoletta di metallo”, con enormi costi economici e ambientali.

Quando comincia la nuova stagione di Presadiretta

La prima puntata della nuova stagione di Presadiretta in onda lunedì 8 gennaio su Raitre dedicata alla bicicletta è assolutamente da non perdere. Ci sarà l’occasione di vedere cosa non va nelle nostre città, cosa si può fare per rimediare e gli esempi migliori da imitare per aumentare la qualità della vita pedalando tutti i giorni.

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