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Val Brembana in bicicletta: 5 diverse itinerari con diverse difficoltà per scoprire una valle forse poco conosciuta ma ricca, verde e accogliente.
Di un verde intenso, quello dei suoi boschi, o bianca candida immersa nella neve d’inverno, la Valle Brembana è anche e soprattutto una terra da scoprire percorrendola, in bicicletta. Qui sono passati molti Giri d’Italia ed è facile vedere gruppi di ciclisti pedalare lungo le sue strade, magari accanto al fiume Brembo.
I percorsi cicloturistici sono molti e permettono di girare tutta la valle e scoprirla a pieno: le comunità montane, il fiume, le Orobie, i santuari, la natura. 5 in particolare sono ben segnalati e uno può essere percorso anche da famiglie con bambini e quindi da amatori senza troppo allenamento.
È l‘itinerario numero 3 quello facile, per tutti, definito così dalla stessa Comunità Montana della Valle Brembana: parte da Piazza Brembana per giungere a Valtorta, 15 km e poco dislivello per ammirare il Santuario della Madonna dei Campelli, il torrente Stabina per poi volgere lo sguardo verso il Pizzo dei Tre Signori.
L’itinerario numero 5 è di media difficoltà ma esige comunque una certa resistenza, la pendenza media è del 4%: conduce da Zogno a Oltre il Colle in 20 km, vale la pena faticare un po’ di più per fare tappa all’Orrido di Bracca, un canyon scavato dall’eterna erosione dell’acqua e dallo scalpello dell’uomo, un’area protetta con copiose sorgenti che dissetano molti paesi della bassa valle per proseguire, senza forte pendenza, sino alla fonte termale di Bracca. Angoli davvero suggestivi.
Gli itinerari 1, 2 e 4 sono impegnativi e molto impegnativi, quindi adatti a ciclisti allenati, per avere tutte le informazioni, altimetrie, pendenze e tappe è possibile consultare questa guida.
Davvero per tutti è invece la Ciclabile lungo il fiume Brembo, nel cuore della Valle Brembana, che unisce Zogno e San Pellegrino Terme a Piazza Brembana con un percorso di circa 25 Km, seguendo il tracciato della ferrovia, si possono scorgere panorami mozzafiato, che si legano alla cultura e all’architettura di queste zone. È completamente asfaltata con doppia corsia di marcia per la maggior parte del tracciato, è ben segnalata ed è quindi impossibile perderne la traccia. Solo in tre brevi tratti la pista si trova su strada, molto caratteristiche sono le gallerie e le varie centrali idroelettriche che si trovano lungo la strada, costruite negli anni ’30.
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