Il nuovo polo italiano della bicicletta? È a Rovereto

Dall’innovativo sistema per la pedalata assistita, agli antifurti intelligenti per biciclette. Rovereto diventa l’hub della mobilità a due ruote.

“Se avete un’idea innovativa sul mondo della bici presentatela a Trentino Sviluppo”. È l’invito lanciato da Michele Tosi, direttore area incubatori e nuove imprese di Trentino Sviluppo. Sono infatti già 6 le startup nate e sviluppate all’interno dei due poli trentini, Progetto Manifattura e Polo Meccatronica.

 

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Il Risciò Bicipop.

 

Tutti progetti dall’anima green e legati al mondo della bicicletta. “Sembra che l’innovazione del mondo bicicletta si sia data appuntamento qua a Rovereto, in maniera spontanea, segno che la ‘bikeconomics’ è un settore in crescita, capace di generare Pil”, ha dichiarato Tosi . “In Germania la bikeconomics genera quasi 9 miliardi di Euro. Il Trentino oggi è intorno ai 400 milioni, includendo tutto l’indotto turistico. Ma c’è ancora molto spazio per crescere”.

 

La bicicletta a Rovereto per cambiare la mobilità

Ecco allora Free Duck2, sviluppato da Ducati Energia. Si tratta di un dispositivo che, applicato ad una normale ruota da 26 o da 28 pollici, è capace di trasformare qualsiasi bici in un veicolo a pedalata assistita. 60 chilometri di autonomia massima grazie ad una batteria al litio e ad un motore elettrico di 250 watt. L’evoluzione dell’ebike. È sempre un optional da bici Sentier, pensato in questo caso per il cicloturismo: un trolley con funzione di carrello che permette di trasportare in maniera nuova i propri bagagli e affrontare cosi anche lunghi viaggi.

 

BiCiPop, ideato da Francesco Carollo, è una revisione hitech del risciò: a pedalata assistita e geolocalizzato il servizio è dotato di applicazioni dedicate per permettere di pubblicizzare, ascoltare e vedere in tempo reale le informazioni specifiche del luogo collegate alle promozioni delle realtà territoriali. Un modo nuovo per rilanciare il turismo cittadino e promuovere il territorio, a zero emissioni.

 

E per evitare il furti, piaga di moltissimi ciclisti, nasce Kissmybike, un sistema per segnalare il furto e localizzare il veicolo. Ideato da tre ricercatori dell’Università di Trento, il russo Ivan Minakov e i bielorussi Uladzimir Kharkevich e Nadya Bobova, si tratta di un sistema invisibile, compatto e necessita di una sola ricarica l’anno. Kissmybike sfrutta la geolocalizzazione per sapere con precisione dove si trova il veicolo, sia esso all’esterno che in ambienti chiusi. Il servizio prevede anche l’assistenza per identificare il veicolo e comunicare con gli organi di polizia.

 

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Basterà un’app per sapere dov’è la nostra bici.

 

Diverso invece il sistema Lock&Charge: una piattaforma unica che semplifica l’uso, la carica e la condivisione di bici elettriche. Il pacchetto offerto include le ebike, il cavo di ricarica utilizzato anche come antifurto, la stazione di ricarica e la piattaforma web per gestire il servizio di sharing, in modo da conoscere in tempo reale la posizione della bici, quante bici sono a disposizione e se ci sono stazioni di ricarica nelle vicinanze. Insomma una democratizzazione del bike sharing. Infine, sempre a Progetto Manifattura, è nata la start-up Pietranet, che riusa gli scarti della lavorazione in pietra contenuti nelle griglie antiscivolo per la realizzazione di piste ciclabili. L’economia legata alla bici cresce e crescono di conseguenze le idee e le innovazioni ad essa legata. E Rovereto, oggi, pare pronta ad accoglierle.

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