
Le distese di sargasso nelle acque dell’Atlantico hanno raggiunto livelli record. Ma c’è anche chi si rimbocca le maniche per cercare soluzioni.
Il Rim fire, l’enorme incendio che imperversa dal 17 agosto in California, è stato domato per il 40 per cento e le fiamme sono state circoscritte.
“Ci sono forti sospetti che l’incendio sia stato innescato da
un qualche genere di coltivazione illecita, tipo coltivazione di
marijuana”, ha dichiarato Todd McNeal, alla guida della squadra di
vigili del fuoco di Twain Harte.
Il Rim fire, questo il nome dato al rogo che sta bruciando da
due settimane in California (Stati Uniti), è stato domato per
il 40 per cento, le fiamme sono state circoscritte e alcune
comunità non sono più a rischio evacuazione. Un altro
segnale positivo che fa intuire che la situazione è
sensibilmente migliorata è anche il fatto che a decine di
pompieri (sui circa quattromila impegnati giorno e notte) è
stato consentito di riposarsi.
Daniel Berlant, portavoce del California department of forestry and
fire protection, ha affermato il 29 agosto che il rogo potrebbe
essere spento totalmente per il 10 settembre.
L’area interessata dalle fiamme è quella della Sierra
Nevada, la catena montuosa che si estende tra California e Nevada,
e ha toccato anche parte del famoso parco nazionale di Yosemite
senza causare, per fortuna, grossi danni
come si nota anche in un video diffuso sul canale ufficiale
Youtube del parco. Ad oggi circa 111 edifici sono stati distrutti
dalle fiamme, mentre la superficie di terreno californiano andato
in fumo sarebbe di oltre
910 chilometri quadrati.
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