Oggi, 19 Febbraio 1996 Bangkok, Tailandia La popstar islandese Bjork non è quasi ancora atterrata che già deve affrontare il calore del pubblico orientale. Quando poi, dopo aver espletato le formalità doganali e ritirato i bagagli, sta per uscire dall’aeroporto della capitale tailandese, si trova la strada chiusa da un drappello di fotografi e cameraman.
Oggi, 19 Febbraio 1996
Bangkok, Tailandia
La popstar islandese Bjork non è quasi ancora atterrata che
già deve affrontare il calore del pubblico orientale. Quando
poi, dopo aver espletato le formalità doganali e ritirato i
bagagli, sta per uscire dall’aeroporto della capitale tailandese,
si trova la strada chiusa da un drappello di fotografi e
cameraman.
Nonostante le ripetute raccomandazioni ai media (“vi prego di
lasciarmi in pace all’arrivo”, aveva chiesto con un comunicato
ufficiale, “risponderò alle vostre domande nel corso della
conferenza stampa”) Bjork è bloccata. Cerca di dribblare la
folla. Ma mentre spinge rapidamente il carrello (su cui ci sono le
sue valigie) e sopra il quale è appollaiato il figlioletto
Sindri di dieci anni, una certa Julie Kaufman, cronista televisiva
di un network via cavo, ha la malaugurata idea di rivolgersi
proprio al piccolo e di dirgli: “Benvenuto a Bangkok”.
Stanca per il lungo viaggio, probabilmente intontita dal fuso
orario e sicuramente innervosita dall’accoglienza mediatica non
prevista e (forse ancora) senza aver ben capito cosa la giornalista
avesse detto a suo figlio , Bjork perde la testa. Di colpo, molla
il carrello dei bagagli, si scaglia con violenza contro la
malcapitata e la sbatte a terra. La sua proverbiale freddezza
nordica è completamente svanita: pazza di rabbia e non paga
di quanto già fatto, la cantante islandese riempie di pugni
e calci la giornalista alla quale tenta anche di strappare i
capelli sino a quando non viene bloccata da due persone del suo
entourage e da un paio di agenti della polizia locale.
Portata in prigione, Bjork chiede scusa per la scena
incresciosa.
Julie Kaufman accetta le scuse della cantante e ritira la
denuncia.
Nei giorni seguenti, la stessa giornalista rifiuta un contratto
pubblicitario di una ditta di cosmetica che la voleva ingaggiare
come testimonial di uno spray che rafforza i capelli …
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