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“Siamo sull’orlo di una crisi climatica globale” e gli italiani se ne sono accorti sulla loro pelle. Le parole del presidente Sergio Mattarella in visita alle zone colpite dalla tempesta Vaia, nel bellunese.
“Siamo sull’orlo di una crisi climatica globale, per scongiurare la quale occorrono misure concordate a livello globale”. A pronunciare queste parole è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella mentre si trovava a Belluno. Qui, dopo aver omaggio alle duemila vittime della tragedia della diga del Vajont del 9 ottobre 1963, ha partecipato alla commemorazione delle tre persone che hanno perso la vita a causa della tempesta Vaia che ha colpito il bellunese lo scorso autunno.
“Limitarsi a evocare la straordinarietà di fatti che si affacciano prepotentemente, per giustificare noncuranza verso una visione e progetti di più lungo periodo, è un incauto esercizio da sprovveduti”, ha aggiunto il Presidente. “Sentire parlare della desertificazione di ampie fasce delle terre africane o dei violenti tifoni nei Caraibi, sulla costa occidentale degli Stati Uniti o in Asia, appariva qualcosa di remoto, che non ci riguardava”, mentre, sempre secondo Mattarella, “mai come in occasione della tempesta Vaia è stato chiaro all’opinione pubblica italiana, che i mutamenti climatici in atto nel mondo comportano effetti pesanti anche sull’ambiente del nostro Paese e sulle condizioni di vita della nostra popolazione”.
#Belluno,#Mattarella: Deve essere chiaro che il rapporto con la natura è fatto di rispetto degli equilibri dell’ecosistema, pur se l’umanità ha dimostrato una costante propensione a misurarsi quotidianamente con i limiti conosciuti pic.twitter.com/pP7zgm5ZYV
— Quirinale (@Quirinale) 12 marzo 2019
Purtroppo però, “gli sforzi compiuti nelle conferenze internazionali che si sono succedute hanno, sin qui, conseguito risultati significativi ma parziali e ancora insufficienti”.
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Con queste parole il presidente Mattarella sembra quindi accogliere con favore la rinnovata attenzione che il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici stanno ricevendo da parte dei mezzi d’informazione italiani e internazionali grazie anche ai ragazzi che da mesi si stanno impegnando per far sì che chi controlla il potere faccia “qualcosa, qualsiasi cosa” pur di affrontare una delle minacce più gravi del secolo in corso. Secondo un recente sondaggio realizzato dall’Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale), infatti, per il 28 per cento degli italiani i cambiamenti climatici sono la minaccia più grave a livello globale. Una percentuale che nell’ultimo anno è più che raddoppiata, balzando al primo posto.
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