Smart city index. Bologna in testa, il Mezzogiorno in coda. Mantova balza al quarto posto
In testa allo Smart city index ci sono le metropoli, ma anche una serie di centri più piccoli, come Mantova. Il Mezzogiorno chiude la classifica.
In testa allo Smart city index ci sono le metropoli, ma anche una serie di centri più piccoli, come Mantova. Il Mezzogiorno chiude la classifica.
Ho appena rilasciato un’intervista sulle dimissioni della ministra Federica Guidi in cui la giornalista di Ambiente Quotidiano m’ha detto che fui “crocefisso per aver osato, nel governo dell’Unione e nonostante il Pd, tagliare il Cip6 e miliardi di regali ai petrolieri fatti a spese delle rinnovabili”. È vero. Da ministro dell’Ambiente sono stato ferocemente
Un gregge di pecore è stato “ingaggiato” per tagliare l’erba negli spazi verdi pubblici di Ferrara. Ma cosa ci fanno questi animali fuori le mura della città?
Tempa Rossa è un giacimento che si trova in Basilicata. Tutti i numeri dell’impianto e un riassunto delle puntate precedenti. A partire dal ruolo della ex ministra Guidi.
“Glielo diciamo all’Ispra o no?”, “No, io sono qua con loro ma non glielo dico… io mi sto zitto e basta”, “Ce le rimettiamo… le compriamo e si rimettono”, “Eh va beh, le cozze dove le andiamo a prendere uguali?”. È questo il surreale dialogo tra due dipendenti Eni intercettati in alcune conversazioni telefoniche
Che al vecchio ministero dell’Industria, diventato poi dello Sviluppo economico, le vecchie lobby del petrolio avessero infiltrato qua e là i loro lobbysti, si sapeva. Una prova conclamata fu l’immissione, nel 1992, della parolina “e assimilate” nello schema degli incentivi alle rinnovabili (Cip6), che dragò miliardi prima di lire poi di euro verso le raffinerie,
Ai domiciliari cinque lavoratori dell’Eni presso l’impianto di Viggiano in Val d’Agri, Basilicata. Indiscrezioni sul coinvolgimento del compagno della ministra Guidi.
L’edizione 2016 dell’Osservatorio nazionale realizzato da LifeGate e dall’istituto Eumetra Monterosa fotografa una crescita notevole dell’interesse degli italiani sulla sostenibilità. Tutti i dati.
Un gruppo di attivisti di Greenpeace si è arrampicato sulla piattaforma Agostino B, al largo di Marina di Ravenna, a circa 15 chilometri dalla costa, dove ha srotolato due striscioni che invitano a votare sì al referendum del 17 aprile. L’esposto in procura L’organizzazione ambientalista ha inoltre presentato un esposto in 30 procure della Repubblica, in cui denuncia
“La morte di Giulio non è un caso isolato. Non è morbillo, non è varicella. La parte amica dell’Egitto ci ha detto che l’hanno torturato e ucciso come un egiziano. Forse non saranno piaciute le sue idee. E forse era dai tempi del nazifascismo che un Italiano non moriva dopo esser stato sottoposto alle torture.