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Annunciato ricorso notriv al ministero dello Sviluppo economico e alla Commissione Europea. Illegittimo prorogare le concessioni, sia per la legge italiana che per direttiva Ue.
Le associazioni riunite nel comitato per il sì al referendum “sulle trivelle” (cui ha aderito anche LifeGate) presenteranno un ricorso al ministero dello Sviluppo economico (Mise) per chiedere il blocco immediato di cinque concessioni estrattive situate entro le 12 miglia dalla costa, perché scadute da tempo, e la cui proroga sarebbe da considerare illegittima, perlomeno secondo il costituzionalista Enzo Di Salvatore, che ha scritto il testo del referendum.
Oltre che presentare il ricorso notriv al Mise, i promotori stanno per rivolgersi alla Commissione Europea, sempre per sollevare la questione della durata delle concessioni per l’estrazione di idrocarburi senza una precisa scadenza. Secondo i promotori, l’Italia sta violando la direttiva 94/22/CE, secondo la quale “l’estensione delle aree costituenti oggetto di autorizzazioni e la durata di quest’ultime devono essere limitate”.
La presidente di Legambiente, Rossella Muroni, in un editoriale pubblicato su LifeGate ha dichiarato: “La proroga senza limiti delle concessioni per l’estrazione di petrolio e gas rimane una colossale ingiustizia, in contrasto con le regole del diritto europeo sulla libera concorrenza”.
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