Syd Barrett, l’arte minimale del “Diamante pazzo”

Com’è noto, la storica band britannica è in questo momento al centro dell’attenzione dei mass media musicali, dato che Polly Samson – la moglie di David Gilmour –  ha recentemente annunciato l’uscita di Endless River, primo album di inediti a vent’anni dalla pubblicazione di The Division Bell (anche se il materiale per la verità non è poi così “nuovo”, dato che

Com’è noto, la storica band britannica è in questo momento al centro dell’attenzione dei mass media musicali, dato che Polly Samson – la moglie di David Gilmour –  ha recentemente annunciato l’uscita di Endless River, primo album di inediti a vent’anni dalla pubblicazione di The Division Bell (anche se il materiale per la verità non è poi così “nuovo”, dato che è basato sulle session del ’94). Di Barrett,primo leader visionario della bandsi è parlato invece qualche settimana fa, in occasione della proiezione e messa in vendita di Psychedelia, un rarissimo filmato inedito girato nel 1969 dallo studente di scuola d’arte Kevin Whitney. Geniale autore di quadretti pop colorati e lisergici, a partire dalla pietra miliare floydiana The Piper At The Gates Of Dawn (EMI, 1967), Syd Barrett è stato un assoluto protagonista di quella incredibile stagione creativa. L’esclusione forzata dai Floyd del 1968, causata dalle sue precarie condizioni psico-fisiche, sarà devastante per la sua fragile personalità: estromesso dal gruppo che lui stesso aveva fondato e fallito anche il tentativo dell’anomala formazione a cinque – con David Gilmoursostituto di Barrett dal vivo – il manager lo convince a registrare del nuovo materiale per un primo album solista.

 

Ma l’impresa si rivela subito difficoltosa, a causa proprio della sua psiche così instabile. “Avevo conosciuto Syd nel ’66, nel periodo in cui frequentavamo l’università – ricorda l’amico e artista Duggie Fields – anche gli altri Floyd erano iscritti alla mia stessa facoltà, e avevo l’occasione di conoscerlo tramite loro… All’inizio dopo l’uscita dai Pink Floyd, Syd cominciò a dipingere, ma smise quasi subito: non aveva alcune fede in quello che faceva, nessuna progettualità… Cominciò così a starsene a letto tutto il giorno, in pratica senza mai alzarsi. Non gliene fregava più niente di tutto il resto, e quando si decideva a mettersi a fare qualcosa poco dopo lo interrompeva qualcos’altro – per questo non concludeva mai niente… Si chiudeva nella sua stanza, nel profondo della sua anima”.

In questo stato psicofisico estremamente subalterno e imprevedibile nel marzo 1969  – più di un anno dopo aver lasciato i Floyd e dopo essere stato qualche mese in una casa di cura – Syd finalmente chiama la EMI per prenotare lo studio di registrazione. La produzione viene affidata in un primo momento a Malcom Jonese al manager Pete Jenner. Barrett decide quindi di chiamare in studio i Soft Machine al completo (Robert WyattHugh Hopper Mike Ratledge). “In studio si trattò – ricorda Wyatt – di un’esperienza completamente anarchica, perché Barrett era diverso da tutti gli altri musicisti con cui avevo già lavorato. Non ci parlò mai di quello che aveva intenzione di fare, dicendoci ciò che avremmo dovuto suonare… Così facemmo qualcosa di improvvisato finché lui ci disse: ‘Ok, è abbastanza’… In pratica non ci spiegò niente”. Nel maggio del ’69 la produzione passa a David Gilmour, supportato da Roger Waters. In poche sessions l’album viene ultimato e mixato il 5 agosto. Tuttavia prima viene lanciato sul mercato il 45 giri Octopus/Golden Hair (Harvest, 14 novembre 1969). Un ’45 storico e raro, l’unico della carriera dell’ex Floyd.

 

Roberto Vivaldelli

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati
Roger Waters ha salvato due bambini dagli orrori della guerra in Siria

Ayyub e Mahmud, questi i nomi dei bambini, nel 2014 erano stati rapiti dal padre – Abebe Oboi Ferreira di Trinidad e Tobago – un fanatico di Isis, che li aveva portati con sé in Siria per andare a combattere la Jihad. Nel 2017 l’uomo era rimasto vittima della guerra presso la città di Raqqa e i due piccoli

Pink Floyd, reunion per 13 attiviste filo-palestinesi

I Pink Floyd hanno annunciato a sorpresa, con un messaggio pubblicato sulla loro pagina Facebook ufficiale, la propria “reunion” per sostenere la causa di un gruppo di attiviste della Freedom Flotilla Coalition, un’organizzazione filo-palestinese che da anni si batte per porre fine all’assedio di Gaza. Nel post si legge che i membri della band “David

Una grande mostra per celebrare cinquant’anni di Pink Floyd

The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains sarà la più grande retrospettiva mai realizzata sui Pink Floyd. Prenderà il via il 13 maggio della prossima primavera e rimarrà al Victoria and Albert Museum di Londra fino al primo ottobre del prossimo anno. La grande mostra vuole celebrare a dovere il cinquantesimo anniversario della pubblicazione del

Roger Waters. The wall, il film-evento contro ogni guerra

Presentato un anno fa al Toronto International Film Festival, il 29 settembre arriva nei cinema in contemporanea mondiale Roger Waters. The Wall, il film-evento sul tour live del monumentale album dei Pink Floyd. A 36 anni dalla sua pubblicazione, “The Wall” è considerato ancora oggi un capolavoro della storia del rock con oltre 30 milioni

Syd Barrett: arriva il nuovo documentario “Have you got it?”

La data di pubblicazione è prevista entro la fine del 2015, ma il nuovo documentario sulla vita e la carriera di Syd Barrett, il “diamante pazzo” dei Pink Floyd, potrebbe essere distribuito nelle sale o direttamente in home video già alla fine di questa estate.   Scomparso il 7 luglio 2006, dopo aver vissuto un

Do you see the light: 10 canzoni dedicate alla luce

Le Nazioni Unite e l’Unesco hanno designato il 2015 come Anno internazionale della luce, uno degli elementi principali della vita. L’esistenza parte dalla luce del sole e anche la musica l’ha più volte celebrata come fonte di vita o come simbolo di speranza e rinascita. Ecco allora una selezione di brani dedicati alla luce.