T-Rex: ascesa e caduta della stella di Marc Bolan

Londra, febbraio 1968. Tony Visconti è un giovane produttore newyorkese. È arrivato da poco nella capitale inglese per seguire le registrazioni del nuovo album di Georgie Fame. Lo ha chiamato Denny Cordell un discografico di spicco della scena britannica: l’ultimo lavoro di Cordell con i Procol Harum, A Whiter Shade Of Pale, è stato un

Londra, febbraio 1968. Tony Visconti è un giovane produttore newyorkese.
È arrivato da poco nella capitale inglese per seguire le registrazioni del nuovo album di Georgie Fame. Lo ha chiamato Denny Cordell un discografico di spicco della scena britannica: l’ultimo lavoro di Cordell con i Procol Harum, A Whiter Shade Of Pale, è stato un successo internazionale.

 

 

Oltre a seguire il lavoro in studio, a Tony viene chiesto di scoprire nuovi talenti. Così, una sera si reca allo UFO club. Entrato nel locale viene trasportato in un’atmosfera surreale: con lui, un centinaio di ragazzi seduti sul pavimento ascoltano ipnotizzati due musicisti che suonano folk-rock psichedelico con testi che sembrano racconti fantasy.
I due si chiamano Marc Bolan e Steve Peregrin Took ma come nome d’arte usano quello di Tyrannosaurus Rex.
Tony Visconti non se li vuole lasciar sfuggire.

 

Aspetta la fine del concerto e si offre loro come produttore. Detto fatto: la collaborazione andrà avanti per sette album portando Bolan e i T-Rex al successo. Nel 1971, con l’album Electric Warrior, c’è la svolta: con l’aggiunta di altri due componenti, i T-Rex trovano la formula perfetta. In poco tempo diventano la band più amata in Inghilterra: David Bowie li appoggia, John Lennon li elogia. E, dal canto suo, Bolan, dichiara: “In un anno abbiamo ottenuto più di quello che i Beatles hanno raggiunto in otto anni”.

Peccato che dal 1974 inizi un periodo di declino che sfocerà in tragedia.
Il 16 settembre 1977, Bolan, che odiava le automobili, si schianta a bordo della Mini guidata dalla sua fidanzata Gloria Jones.  Due settimane dopo, avrebbe compiuto 30 anni.

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