
Il consumo di carbone deve diminuire del 90 per cento entro il 2050
A dirlo è il nuovo rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia. La produzione di carbone deve diminuire di circa un terzo tra il 2021 e il 2030.
A dirlo è il nuovo rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia. La produzione di carbone deve diminuire di circa un terzo tra il 2021 e il 2030.
Rinnovabili, fossili, nucleare, stoccaggio, efficienza energetica, idrogeno, investimenti sostenibili. La roadmap pubblicata dall’Agenzia internazionale dell’energia per raggiungere la neutralità climatica al 2050 ha una gittata storica.
L’energia solare ha raggiunto la massima convenienza della storia. L’analisi dell’Agenzia internazionale dell’energia nel World energy outlook 2020.
L’ultimo rapporto dell’Agenzia internazionale dell’energia evidenzia come le emissioni di CO2 cresceranno esponenzialmente se non si agisce immediatamente. Serve una grande coalizione di governi e investitori per evitare la catastrofe climatica.
Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia nei prossimi 5 anni ci aspetta una crescita del solare fotovoltaico da record grazie al basso costo della tecnologia.
Nel 2018 la capacità rinnovabile installata è ferma al 60%, secondo i dati dell’Agenzia internazionale per l’energia. Con questo trend di crescita non raggiungeremo mai gli obiettivi per la riduzione della CO2.
Se vogliamo centrare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, serve dare impulso alle rinnovabili e alla trasformazione del sistema elettrico che dovrà essere sempre più flessibile. I governi dovranno essere i veri artefici di questa trasformazione.
Il fabbisogno di energia nel mondo è in crescita: entro il 2040, l’Agenzia Internazionale dell’Energia stima un aumento dei consumi del 30 per cento. Ancora lontano l’addio al petrolio, ma le rinnovabili soddisferanno il 40 per cento della domanda mondiale.
Il solare fotovoltaico è cresciuto nel 2016 di 75 gigawatt, a cui hanno contribuito soprattutto Cina, America e Giappone.
Entro il 2040 solare, eolico e gas forniranno energia al posto del carbone, ma non è sufficiente. Se si vuole centrare l’obiettivo dei 2°C è necessario agire in modo più rapido e deciso