L’importanza dell’obiettivo di triplicare la capacità installata delle rinnovabili
Il documento indica infatti che la crescita di solare, eolico e idroelettrico in tutto il mondo rimane robusta, ma sta appunto rallentando. A questo ritmo, di conseguenza, alla data del 2030 (quella indicata dalla comunità internazionale come obiettivo comune) la capacità complessiva delle fonti pulite dovrebbe essere di 2,6 volte superiore rispetto a quella del 2022.
Renewables 2025 is out!
It shows renewable power is continuing to grow strongly around the world, with global capacity set to more than double by 2030
As it grows, the sector is navigating headwinds in supply chains, grid integration & financing
Il dato, inoltre, risulta peggiore rispetto alle previsioni dello scorso rapporto, pubblicato nell’ottobre del 2024: “Ciò riflette i cambiamenti nelle politiche, nelle regolamentazioni e nei mercati” intervenuti nel corso dell’ultimo anno, sottolinea la stessa Iea.
Il peso di alcuni cambiamenti in Cina e Stati Uniti
La necessità di triplicare la capacità installata delle rinnovabiliè stata indicata per la prima volta al termine termine della ventottesima Conferenza sul clima delle Nazioni Unite, la Cop28 che si è tenuta a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, nel 2023. Si tratta infatti di un obiettivo particolarmente importante nel quadro della transizione energetica, finalizzata a diminuire drasticamente il quantitativo di gas ad effetto serra disperso nell’atmosfera terrestre. Non a caso, il target è stato ribadito anche successivamente.
The rise of variable renewables is placing growing pressures on electricity systems
Curtailment & negative prices are becoming more frequent, causing economic inefficiencies & deterring investment
This underscores the need for investment in grids, storage & flexible generation pic.twitter.com/bNFOSU14ww
L’Iea precisa che a pesare, in particolare, è stata la soppressione anticipata degli stimoli fiscali federali negli Stati Uniti. Il che ha portato l’agenzia a ridurre di quasi il 50 per cento le proprie previsioni relative al mercato americano, rispetto a quelle dello scorso anno. La seconda zavorra sulla crescita delle rinnovabili proviene invece dalla Cina, che è passata da un sistema tariffario regolamentato a uno ad asta: un cambiamento che, sempre secondo l’Iea, “colpisce la redditività dei progetti”.
Le buone dinamiche in Europa e India non bastano a compensare
Così, complessivamente, il rapporto prevede un aumento della capacità mondiale delle energie rinnovabili di 4.600 Gigawatt di qui al 2030. Si tratta in ogni caso di una crescita gigantesca, pari all’equivalente della produzione totale attuale di Cina, Unione europea e Giappone messi assieme. Ma, appunto, in calo rispetto ai 5.500 Gigawatt previsti nell’ottobre 2024, grazie ai quali si sarebbe potuto raggiungere l’obiettivo prefissato. Le buone dinamiche di altre regioni – Europa e India su tutti – non basteranno, infatti, a compensare le novità in atto negli Stati Uniti e in Cina.
Per quanto riguarda le tipologie di fonti rinnovabili, sarà il solare fotovoltaico a fare la parte del leone, coprendo circa l’80 per cento della crescita a livello mondiale nel corso dei prossimi cinque anni. Al secondo posto figura l’eolico, seguito a sua volta da idroelettrico, bioenergie geotermia.
Secondo i dati dell’Energy Institute, quello passato è stato l’anno che ha “bruciato” più energia di sempre: crescono sia il fossile che le rinnovabili.
Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia nei prossimi 5 anni ci aspetta una crescita del solare fotovoltaico da record grazie al basso costo della tecnologia.
Se vogliamo centrare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, serve dare impulso alle rinnovabili e alla trasformazione del sistema elettrico che dovrà essere sempre più flessibile. I governi dovranno essere i veri artefici di questa trasformazione.
Evitare il 50 per cento di morti legate all’inquinamento dell’aria. Un risultato raggiungibile con un aumento del 7 per cento degli investimenti nelle energie rinnovabili. È quanto rende noto l’ultimo rapporto “Energy and air pollution” e redatto dall’Agenzia internazionale dell’energia (Iea), che analizza il rapporto tra energia, l’inquinamento atmosferico e la salute. Nelle pagine