Perché il Bangladesh è infiammato dalle proteste
Cinque persone sono morte nelle proteste che stanno infiammando il Bangladesh contro la visita del primo ministro indiano, Narendra Modi.
Cinque persone sono morte nelle proteste che stanno infiammando il Bangladesh contro la visita del primo ministro indiano, Narendra Modi.
Il fiume Brahmaputra e l’acqua che trasporta sono così preziosi da creare tensioni tra India e Cina. A rimetterci più di tutti, però, potrebbe essere il Bangladesh.
Diretto da Rubaiyat Hossain, il lungometraggio racconta la storia vera di una giovane operaia di una fabbrica tessile a Dacca che lotta per i propri diritti.
Spinto dalle proteste, il Bangladesh ha adottato la pena capitale per punire gli stupri, ma servono altre soluzioni per fermare la violenza sessuale sistemica nel paese.
India e Bangladesh sono state colpite dal super-ciclone Amphan. Per un bilancio definitivo di danni umani e materiali ci vorranno probabilmente giorni.
La Corte suprema del Bangladesh ha vietato i prodotti in plastica monouso nelle zone costiere, negli hotel e nei ristoranti per cercare di ridurre l’inquinamento del paese.
Il bilancio, ancora provvisorio, del monsone che sta colpendo l’Asia è di 270 morti. Gravissimi anche i danni materiali.
L’uragano Fani, il più potente degli ultimi 43 anni provoca decine di vittime in India e Bangladesh. Evitato il peggio grazie alle evacuazioni.
Un viaggio alla scoperta delle concerie di Dacca, in Bangladesh, tra condizioni di lavoro infernali, inquinamento e leggi inapplicate.
In un anno quasi 1 milione di rohingya sono fuggiti dalla persecuzione in Myanmar rifugiandosi in Bangladesh. Qui vivono ancora senza diritti e in campi profughi precari, in un’emergenza umanitaria senza precedenti. L’editoriale di Azione contro la fame.