
Il ciclone Mocha ha toccato terra in Bangladesh e Myanmar
Mocha, il ciclone più potente degli ultimi dieci anni, si è abbattuto domenica 14 maggio sulle coste di Bangladesh e Myanmar.
Mocha, il ciclone più potente degli ultimi dieci anni, si è abbattuto domenica 14 maggio sulle coste di Bangladesh e Myanmar.
Si indaga sulle cause dell’incendio che ha provocato enormi danni in un campo profughi rohingya. Circa 12mila persone non hanno più un posto dove stare.
Nel pomeriggio di martedì 4 ottobre due terzi della popolazione del Bangladesh è rimasta senza energia elettrica, compresa l’intera capitale Dacca.
Una scuola per rifugiati rohingya del Bangladesh è stata chiusa dalle autorità locali. Che stanno restringendo sempre più i diritti della minoranza musulmana.
Negli ultimi decenni gli indigeni del Bangladesh hanno perso decine di migliaia di acri di terreno a causa del land grabbing. Con la pandemia la situazione è peggiorata ulteriormente.
Il Bangladesh rinuncia alla costruzione di 10 centrali a carbone e punta al 40% di elettricità da energie rinnovabili. Ma non basta.
Cinque persone sono morte nelle proteste che stanno infiammando il Bangladesh contro la visita del primo ministro indiano, Narendra Modi.
Il fiume Brahmaputra e l’acqua che trasporta sono così preziosi da creare tensioni tra India e Cina. A rimetterci più di tutti, però, potrebbe essere il Bangladesh.
Diretto da Rubaiyat Hossain, il lungometraggio racconta la storia vera di una giovane operaia di una fabbrica tessile a Dacca che lotta per i propri diritti.
Spinto dalle proteste, il Bangladesh ha adottato la pena capitale per punire gli stupri, ma servono altre soluzioni per fermare la violenza sessuale sistemica nel paese.