Global fashion summit. Il mondo della moda si è riunito a Copenaghen
Decarbonizzare la filiera, accelerare un sistema circolare e tutelare i lavoratori: ecco di cosa si è parlato al Global fashion summit.
Decarbonizzare la filiera, accelerare un sistema circolare e tutelare i lavoratori: ecco di cosa si è parlato al Global fashion summit.
Il Geranium di Copenaghen, al secondo posto nella classifica dei 50 ristoranti migliori del mondo, riaprirà presto con un menù rinnovato e senza carne.
Le sfilate di Milano, Copenhagen e Parigi saranno online, salvo poche eccezioni. La pandemia costringe la moda a ripensarsi, con benefici per l’ambiente.
Non è il momento di rallentare il passo verso una rivoluzione economica con al centro le persone e l’ambiente, in cui i green jobs della mobilità sostenibile giocano un ruolo fondamentale. Cosa sono e perché servono.
Da oggi a Copenaghen si tiene il vertice del C40. La presidente Anne Hidalgo: “Servono azioni senza precedenti per fronteggiare l’emergenza”.
La capitale della Danimarca, Copenaghen, vuol dar vita a una Silicon valley europea per lo sviluppo sostenibile. Un investimento che porterà presto i suoi frutti.
Quarantuno nuovi autobus elettrici arrivano a Copenaghen nel 2019, sostituendo i mezzi a diesel su due linee di trasporto pubblico. Movia, la società che gestisce i mezzi pubblici della capitale della Danimarca, ha confermato che la linea 2A, assieme alla linea 18 riattivata appositamente per l’iniziativa, sarà servita con i nuovi autobus elettrici. Sidder i
Un piano ambizioso, partito nel 2009, che prevede di rendere Copenaghen la prima città a emissioni di CO2 neutrali. Trasporti, energia ed edilizia i settori chiave per contrastare i cambiamenti climatici.
La capitale danese ha varato un ambizioso piano di adattamento ai cambiamenti climatici che prevede la trasformazione della città.
La Danimarca ha affidato a delle imprese italiane la costruzione di Storstrøm Bridge, un ponte con pista ciclabile tra i più lunghi del Paese. Questo nuovo ponte sarà il terzo più lungo realizzato in Danimarca con un costo di 4,2 miliardi di corone danesi, corrispondenti a circa 564 milioni di euro di cui quattordici finanziati