
Cop15 sulla biodiversità: quello che c’è da sapere
Inizia la Cop15 sulla biodiversità: cerchiamo di capire cos’è e perché è considerata l’ultima possibilità dei governi per proteggere la natura.
Inizia la Cop15 sulla biodiversità: cerchiamo di capire cos’è e perché è considerata l’ultima possibilità dei governi per proteggere la natura.
Istituito nel 1922, il Parco nazionale del Gran Paradiso è il più antico d’Italia e al suo interno vivono specie che sono state salvate dall’estinzione.
Se vengono a mancare gli animali che si occupano della disseminazione, molte piante non sono più in grado di adattarsi ai cambiamenti climatici.
Nel mondo ci sono 6.016 specie di libellule e damigelle. Addirittura il 16 per cento, però, è a rischio di estinzione. A dirlo è la Lista rossa dell’Iucn.
La decisione dello U.S. Fish and Wildlife Service include 11 specie di uccelli, due pesci, otto cozze d’acqua dolce, un pipistrello e una pianta.
La pesca industriale sta portando all’estinzione di moltissime specie marine, in particolare squali e razze. La denuncia contenuta in un nuovo studio.
142 specie di alberi invece sono già estinte. È quanto emerge da un nuovo report che per la prima volta identifica tutte le specie a rischio.
Gli scienziati lo credevano estinto, ma il camaleonte pigmeo di Chapman è stato ritrovato. Un motivo in più per proteggere le foreste del Malawi.
Ridurre il tasso di estinzione del 90 per cento è solo uno degli obiettivi che l’Onu ha incluso nella bozza di un ambizioso accordo sulla biodiversità.
Grazie all’impegno di alcune organizzazioni ambientaliste, il diavolo della Tasmania è stato reintrodotto in natura anche in Australia.