Prima Lützerath, poi Davos. Così Greta Thunberg ha dato nuova linfa alla lotta climatica
Prima le proteste nel fango a Lützerath, poi la presenza più istituzionale a Davos. In pochi giorni Greta Thunberg si è fatta sentire lì dove più conta.
Prima le proteste nel fango a Lützerath, poi la presenza più istituzionale a Davos. In pochi giorni Greta Thunberg si è fatta sentire lì dove più conta.
Il 14 gennaio a Lützerath in migliaia hanno protestato contro l’allargamento della miniera di lignite. E la polizia ha fermato Greta Thunberg.
Il villaggio di Lützerath è stato occupato dagli attivisti ambientali per impedire la sua trasformazione in una miniera. Ora sono sotto sgombero, ma resistono.
Perché un viaggio sia sostenibile, la mobilità è importante. Quella rispettosa dell’ambiente in Germania è sempre più efficiente e in voga. E rilassante.
Raggiungere le isole del nord in bicicletta, camminare sospesi da terra tra le foreste o ammirare le stelle tra la natura incontaminata. Tutto in Germania.
Attraversare la città su un catamarano solare o visitare un aeroporto abbandonato. Dove? A Berlino, meta sorprendente per esperienze insolite e green.
Due giorni dopo lo stop, forse definitivo, al flusso di gas dalla Russia, la Germania corre ai ripari con un piano da 65 miliardi per imprese e cittadini.
La Russia taglia del 40 per cento l’approvvigionamento di gas verso la Germania. E questa accende le centrali a carbone per risparmiare più gas possibile.
La Germania dice no all’inclusione del nucleare tra gli investimenti sostenibili della tassonomia verde. Ma servono 20 stati contrari per bocciare l’atomo.
La direttrice generale di Greenpeace Jennifer Morgan lascerà l’associazione per assumere il ruolo di inviata per il clima del governo di Berlino.