Il canap rosso
Due donne. Due sogni. Due passati. Un canap rosso.
Due donne. Due sogni. Due passati. Un canap rosso.
Una ragazzina in cerca di giustizia. Uno sceriffo cattivissimo, detto “Il Grinta”, e un ranger texano. Tutti alla ricerca dello stesso uomo in un viaggio duro e pieno di insidie.
Un inno d’amore per l’India, continente immenso, culla di moltissime religioni e civiltà.
Il Signor G raccontato attraverso centinaia di fotografie, manoscritti, interviste, testi, monologhi e documenti anche inediti. Definitivo.
Una memoria multimediale delle Woodstock italiane dal ’68 al ’78: festival, controcultura e buone vibrazioni.
Una lettera “per cercare una ragione dove la ragione, generando mostri, pare essersi addormentata da troppo tempo”.
Basta uno scarto mentale per entrare… nell’anima del mondo. Pellegrinaggi e viaggi in paesi lontani, ma anche in luoghi vicini. Per ritrovare un contatto con la natura e con noi stessi.
Una ballata. Un ritmo antico per un’avvincente storia moderna di passione, viaggi, guerra. E nella ballata, una canzone presagio. Quella della cotogna di Istanbul.
Le poesie di Julian Tuwim in armonia con le illustrazioni. Bambini, nonni, animali, protagonisti di giochi di parole, grafici e linguistici.
Una riflessione sui tempi e sui luoghi, dalla cella di un monaco per attraversare le strade che raccontano la vita. Enzo Bianchi riesce a parlarci di spiritualità senza essere dogmatico. Riesce a far emergere quelle domande che, più o meno segrete, tutti abbiamo nei nostri cuori.