Migranti detenuti in condizioni disumane. L’Onu striglia la Repubblica Ceca
Secondo l’Alto Commissariato dell’Onu per i Rifugiati, i migranti sono detenuti nel Paese europeo in condizioni simili a quelle di prigionieri.
Secondo l’Alto Commissariato dell’Onu per i Rifugiati, i migranti sono detenuti nel Paese europeo in condizioni simili a quelle di prigionieri.
Il Partito liberale guidato da Justin Trudeau esce dalle urne forte della maggioranza assoluta. Il premier Stephen Harper ha ammesso la sconfitta.
È stata annunciata la lista dei finalisti del concorso internazionale che premia il design industriale progettato per migliorare la qualità della vita.
A riferire le cifre è l’Organizzazione internazionale per le migrazioni. L’agenzia Frontex aggiunge: “Più di 700 mila migranti arrivati in Europa nel 2015”.
Gesti semplici, di comune buon senso verso i rifugiati in arrivo in Europa che durante questi mesi di difficoltà e di tensione diventano gesti di straordinaria umanità che ognuno di noi potrebbe mettere in pratica nel proprio piccolo.
La crisi dei profughi siriani che fuggono dalla guerra ha scatenato anche un dibattito semantico in Europa. Utile a comprendere chi abbiamo di fronte.
Banksy ha dichiarato che la legna e gli infissi di Dismaland, chiuso il 27 settembre, verranno trasferiti al campo profughi Jungle, la giungla, nei pressi di Calais, in Francia. Nel campo si trovano circa cinquemila persone fuggite da paesi inclusi la Siria, la Libia e l’Eritrea. Molti arrivano a Calais per tentare di raggiungere la
L’Associazione italiana alberghi per la gioventù aiuta i rifugiati, aprendo le porte delle proprie strutture ricettive. Accoglienza e integrazione.
È stato definito “l’Airbnb per i rifugiati”. Refugees Welcome, in lingua originale tedesca Flüchtlinge Willkommen, è un sito web senza scopo di lucro che dà la possibilità ai rifugiati di mettersi in contatto con persone che offrono le proprie stanze libere. In Germania è già attivo da novembre 2014 e in Austria da gennaio 2015, e
Dopo giorni di scontri verbali, di tensione alle stelle e di violenza psicologica, è arrivata quella fisica. La polizia ungherese ha deciso di usare la forza per cercare di “sedare gli animi” tra i profughi che da giorni sono bloccati all’interno di un campo protetto da reti di metallo e filo spinato, come fossero detenuti,