Perché il segreto del made in Italy è la coesione

Perché il segreto del made in Italy è la coesione

La vulgata vuole che le imprese più spregiudicate, quelle focalizzate solo sul proprio tornaconto economico, alla fine dei conti guadagnino di più. E che la responsabilità sociale sia una sorta di sacrificio che va a discapito dei profitti. Nulla di più sbagliato. Le imprese che portano avanti il made in Italy nel mondo sono proprio

Profit e no profit, quando il pubblico chiede aiuto al privato. Il caso Ikea

Profit e no profit, quando il pubblico chiede aiuto al privato. Il caso Ikea

Partiamo dalla fine, dall’ultimo intervento (fuori programma) dell’incontro nel negozio di Ancona per presentare i primi dieci anni del report di sostenibilità Ikea. Prende la parola Loredana Valentini, responsabile del Centro Servizi Immigrati del Comune di Ancona. Dapprima ha ringraziato Ikea per “la capacità di affiancamento e di fare gioco di squadra”, riferendosi in particolare al progetto “un

Ferrero. Cacao, zucchero di canna e olio di palma certificati al 100 per cento

Ferrero. Cacao, zucchero di canna e olio di palma certificati al 100 per cento

Una catena di approvvigionamento delle materie prime certificata e sostenibile. È questo uno dei pilastri nella politica di responsabilità sociale d’impresa del Gruppo Ferrero. Con più di 34 mila collaboratori di 100 nazionalità diverse, il marchio piemontese è diventato uno dei nomi più conosciuti in tutto il mondo. Dimensioni non indifferenti che aumentano il peso