Con un accordo unico nel suo genere, raggiunto fuori dalle aule dei tribunali, il Canada riconosce agli aborigeni la sovranità delle isole Haida Gwaii.
Philips Foundation. Quando le aziende si occupano delle comunità più vulnerabili
È una tendenza che trova sempre maggior spazio nei grandi gruppi. Il risultati di un anno di collaborazione con Unicef e la Croce rossa internazionale.
Non solo responsabilità sociale all’interno dell’azienda. O nei confronti del territorio dove opera. Ci sono gruppi che offrono il loro sostegno a livello globale, collaborando con associazioni impegnate nel sostenere le frange più vulnerabili della comunità.
È quel che accade con l’attività di Philips Foundation, nata nel 2014 e che ha appena pubblicato il primo resoconto delle proprie partnership. In particolare con Unicef e Croce rossa internazionale (Cri).
“Fin dall’inizio, abbiamo voluto che Philips Foundation fosse diversa dalle tradizionali fondazioni che si limitano ad offrire sovvenzioni”, ha dichiarato Katy Hartley, direttrice della Philips Foundation in una nota. “Abbiamo potuto constatare il potenziale che le nostre innovazioni e il design thinking di Philips hanno avuto nel migliorare la vita delle persone colpite dalle numerose crisi umanitarie. I nostri rapporti con l’Icrc e l’Unicef sono fondati su un approccio di apprendimento continuo, di fiducia consolidata e di co-creazione delle migliori soluzioni per coloro che ne hanno più bisogno”.
La collaborazione di Philips Foundation con le Ong
Ecco allora nascere iniziative come la “Maternal and Neonatal Health Innovations” o il progetto “Maker Movement” in Kenya e la sponsorship dell’Unicef Global Innovation Center: entrambi hanno l’obbiettivo di occuparsi dei primi 1.000 giorni di vita del bambino, ovvero dalla nascita fino ai due anni. Periodo chiave per la crescita salutare delle giovani vite nei paesi più poveri.
Con la Croce rossa, la fondazione si è concentrata sul rafforzamento dei sistemi sanitari per esempio in Costa d’Avorio, dove con la Croce Rossa olandese ha messo a punto un piano pluriennale di miglioramento delle strutture e del sistema sanitario primario.
“Migliorare la salute delle persone è alla base di quello che facciamo sia noi all’Icrc che in Philips Foundation. Insieme, siamo in grado di fare la differenza nel fornire un migliore accesso alle cure sanitarie di qualità per le persone che vivono in condizioni ambientali complesse e delicate”, ha dichiarato Yves Daccord, direttore generale del Icrc. “Stiamo condividendo competenze e imparando gli uni dagli altri, in termini di processi, approcci e tecnologie. Questo è il modo in cui riusciamo a vincere le sfide e fornire soluzioni innovative per far fronte ai bisogni umanitari sempre più complessi”.
Comunità flessibili e sostenibili
La fondazione ha inoltre annunciato la prossima collaborazione con Ashoka, la più grande Associazione al mondo formata da imprese sociali che hanno sviluppato soluzioni per problemi sociali, economici e ambientali. Con un programma di 6 mesi: “The Globalizer on Health and Lighting”, Philips Foundation darà il proprio supporto a dodici tra i principali imprenditori sociali. “In un momento in cui molte organizzazioni umanitarie si trovano ad affrontare sfide senza precedenti, riteniamo che sia responsabilità del settore privato prendere parte alla ricerca di soluzioni a questi problemi”, ha concluso Ronald de Jong, chief market leader di Philips e presidente di Philips Foundation.
“Focalizzando l’attenzione sulle esigenze dei nostri partner e la vasta gamma di competenze di innovazione, l’assistenza sanitaria e la tecnologia di illuminazione che abbiamo sviluppato come estensione del business Philips, non vediamo l’ora di creare insieme nuove soluzioni che aiuteranno a produrre migliori risultati e influenzare un cambiamento duraturo a livello globale”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Sabato 20 aprile Torino ha celebrato la Giornata della Terra. A raccontare l’evento sono gli studenti di NextJournalist, il progetto LifeGate rivolto ai giornalisti del futuro.
La centrale termoelettrica di Monfalcone sarà smantellata. Ma Legambiente critica il progetto di riconversione: “È in linea con la tradizione fossile”.
L’amministrazione americana sceglie di proteggere l’Alaska dall’espansione dell’industria petrolifera e mineraria.
Fare pressione sui governi affinché si arrivi ad una diminuzione del 60 per cento entro il 2040 è l’imperativo della Giornata della Terra, giunta oggi alla 54esima edizione.
L’uso dei sottoprodotti dell’agricoltura nei mangimi animali può permettere un risparmio ecologico e una via diversa per l’ecosostenibilità ambientale.
Torna il 19 e 20 aprile lo sciopero globale per il clima, che in Italia vede coinvolte 25 città. Giovani in piazza anche per Gaza.
I lavori del ponte sullo stretto di Messina dovrebbero iniziare a dicembre 2024 e concludersi nel 2032. Ma i cittadini si ribellano.
L’Agenzia per la protezione dell’ambiente ha imposto di rimuovere quasi del tutto alcuni Pfas dall’acqua potabile negli Stati Uniti.