![Sport e clima: perché il 20% delle nazioni che partecipano alle Olimpiadi è a rischio](https://cdn.lifegate.it/Oyvxh9fqlvSdX8dMyIk4V5eMp4k=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2023/11/parco-nazionale.jpg, https://cdn.lifegate.it/Tp6Lc_rqMtk1d9zAKGf8HIxeegY=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2023/11/parco-nazionale.jpg 2x)
Come i cambiamenti climatici stanno trasformando lo sport, ma soprattutto il destino olimpico di molte atlete e atleti solo per la loro provenienza geografica.
Un film sull’amore, sulla forza. Sulla forza che riesce ad essere il motore delle emozioni più intense, che fa superare ostacoli insormontabili, che unisce e rafforza nonostante il dolore.
Due sorelle, Juliette e Léa. Una famiglia. La separazione.
Il ritorno.
Juliette, a causa di un drammatico evento, ha trascorso
quindici anni in carcere, dove ha vissuto da sola le sue emozioni
con una pila di libri sul comodino che segnavano il confine tra se
stessa e il mondo, quel mondo che nel frattempo andava avanti senza
di lei.
Juliette ha vissuto sola, senza l’appoggio della famiglia, che nel
frattempo la cancellava da tutto, soprattutto dalla mente della
piccola e amatissima sorella Léa.
Léa aveva un appuntamento fisso immaginario con la sorella.
Ogni giorno scriveva il numero di giorni in cui Juliette mancava da
casa. Era il loro magico incontro quotidiano, il ponte tracciato
con una penna che le univa.
Dopo quindici anni Léa ospita la sorella nella propria
casa a Nancy, dove vive col marito Luc, le loro due bambine
adottive e il suocero. Léa accoglie la sorella nella propria
vita, tra gite fuori porta con gli amici più cari, nuotate
in piscina, cene casalinghe, passeggiate al parco con le
piccole.
Ma si sa, non è vero che il dolore unisce, anzi il
più delle volte rende ancora più soli. E’ più
forte del tempo e delle distanze, automatizza l’esclusione e
interiorizza l’isolamento.
E allora è necessaria la forza per unirsi, per
ricominciare. La forza di saper amare e di essere amati,
di accettare la gioia e il dolore dell’altro, il suo mistero
insondabile. E così Juliette entrerà nella vita di
Léa, Léa nella vita di Juliette: tra silenzi e
misteri riaffioreranno ricordi ed emozioni.
In concorso al Festival di Berlino 2008 e candidato al Golden
Globe 2008 nella cinquina del Migliore Film Straniero, questo primo
film di Philippe Claudel racconta l’amore, appassionato e
viscerale, con intenso pathos.
Un film intessuto di grazia e di poesia, che con un felice connubio
di profondità e leggerezza affronta temi importanti e
questioni etiche molto delicate.
Emozionerà, coinvolgerà e farà riflettere.
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