Cammini e itinerari

Tornano le “journées particulières”: porte aperte sui segreti del lusso

Non di solo glamour vivono la moda e il lusso, bensì, com’è risaputo, anche di perizia artigianale, eccellenza manifatturiera, meticolosa ed attenta selezione della qualità delle materie prime e soprattutto di un’ampia varietà di saperi antichissimi –oggi pomposamente ribattezzati come “know how”– tramandatisi da una generazione all’altra di professionisti altamente specializzati.       Filatori,

Non di solo glamour vivono la moda e il lusso, bensì, com’è risaputo, anche di perizia artigianale, eccellenza manifatturiera, meticolosa ed attenta selezione della qualità delle materie prime e soprattutto di un’ampia varietà di saperi antichissimi –oggi pomposamente ribattezzati come “know how”– tramandatisi da una generazione all’altra di professionisti altamente specializzati.

 

Il "making of" della borsa Peekaboo (foto Fendi)
Il “making of” della borsa Peekaboo (foto Fendi)

 

 

Filatori, pellettieri, calzolai, profumieri, modellisti, orologiai e chi più ne ha più ne metta, compongono il discreto e sofisticatissimo esercito di mani d’oro da cui provengono i cosiddetti prodotti di alta gamma, il cui prezzo ragguardevole appare un po’ meno spropositato a chiunque conosca le modalità e i dettagli del processo di realizzazione. Chi dunque subisca il fascino esclusivo di questo mondo avvincente e per lo più poco noto ai non addetti ai lavori, non potrà lasciarsi sfuggire l’occasione fornita dalla terza edizione 2016 delle journées particulières, iniziativa grazie alla quale il colosso francese LVMH per tre giorni aprirà le porte, dal 20 al 22 maggio, delle grandi fucine del lusso contemporaneo.

 

L'atelier di Louis Vuitton a Fiesso d'Artico (Venezia)
La manifattura calzaturiera di Louis Vuitton a Fiesso d’Artico (Venezia)

 

 

La holding di Bernard Arnault renderà eccezionalmente accessibili al pubblico 51 sedi dislocate tra Francia, Spagna, Italia, Polonia, Regno Unito e Svizzera, con l’obiettivo di superare i già ragguardevoli standard di affluenza riscontrati nelle scorse due edizioni (oltre 100mila partecipanti per ciascuna), avvalendosi quest’anno dell’ulteriore supporto dei social network Instagram e Facebook, al fine di rendere sempre più vasta e interattiva la platea degli interessati, dai fashion-victim agli aspiranti professionisti della moda e non solo.

 

Artigiani al lavoro (foto LVMH)
Artigiani al lavoro (foto LVMH)

 

 

È prevista la possibilità di pre-registrarsi al sito ben sapendo però che la metà dei posti saranno disponibili soltanto la mattina del primo giorno. E anche per chi avesse già partecipato all’edizione del 2013 o a quella del 2011 varrà comunque la pena ripetere l’esperienza poiché il numero dei luoghi visitabili è stato considerevolmente ampliato: oltre a poter nuovamente accedere agli atelier parigini di Christian Dior su Avenue Montaigne, all’indirizzo del gioielliere Chaumet in Place Vendôme, o i laboratori di Louis Vuitton ad Asnières, quest’anno sarà possibile varcare le soglie anche di altri edifici prestigiosi, quali il lanificio di Loro Piana a Roccapietra (in provincia di Vercelli), la Villa Granaiolo di Emilio Pucci a Castelfiorentino, gli spazi segreti delle boutique di Acqua di Parma in Piazza di Spagna o di Bulgari in via Condotti, la nuova manifattura di Berluti a Ferrara, gli stabilimenti di Guerlain a Chartres, il nuovo quartier generale di Fendi nel Palazzo della Civiltà Italiana di Roma, la scuola di viticoltura di Moët et Chandon a Epernay, o l’azienda dello champagne Krug a Reims.

 

Palazzo della Civiltà Italiana sede di Fendi (foto di Helène Binet)
Palazzo della Civiltà Italiana sede di Fendi (foto di Helène Binet)

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