“Cara Trenitalia, tratta le biciclette come i cani!”

Cara Trenitalia, “ti chiediamo di mostrarci un segno di riconoscenza e di attenzione, ti preghiamo di trattarci come i cani!”.  Così scrive in una lettera inviata all’azienda italiana dei trasporti ferroviari Sara Poluzzi, la cicloattivista che si è già resa nota per aver fatto ripristinare da Trenitalia l’abbonamento bici più treno in Emilia Romagna, chiedendolo

Cara Trenitalia, “ti chiediamo di mostrarci un segno di riconoscenza e di attenzione, ti preghiamo di trattarci come i cani!”.  Così scrive in una lettera inviata all’azienda italiana dei trasporti ferroviari Sara Poluzzi, la cicloattivista che si è già resa nota per aver fatto ripristinare da Trenitalia l’abbonamento bici più treno in Emilia Romagna, chiedendolo anche per le altre regioni con una petizione, ottenendo decine di migliaia di firme.

 

La lettera dal tono ironico chiede di migliorare l’esperienza di chi decide di prendere il treno portando con sé la propria bicicletta. Viene descritta la difficoltà nel comprendere su quali treni, tra regionali e interregionali, sia possibile portare la bici al seguito mentre sull’Alta Velocità risulta esclusa questa possibilità.

 

TrenitaliaCani1024“Bicycle on S-train” di heb@Wikimedia Commons (mail) – Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons

 

“Quando si fa il biglietto per la bici alle macchinette automatiche è impossibile, se non te lo ha spiegato qualcuno, capire come fare il biglietto – continua la lettera di Sara Poluzzi – Dopo aver fatto il biglietto per i passeggeri e pagato, occorre selezionare il tasto ‘altri servizi’, dove si trova, nascosto, il tasto ‘trasporto bici'”.

 

Una procedura molto più semplice è prevista per gli utenti del trasporto ferroviario che decidono di muoversi assieme ai propri animali domestici.
“Perché loro possono salire sull’Alta Velocità e noi no? Perché loro hanno il biglietto nella schermata dei passeggeri normali e noi no? Perché loro possono salire su tutti i vagoni e a noi non puoi nemmeno dire se la carrozza dove dobbiamo salire è in testa o in coda e ci fai correre su e giù per il binario come disperati?”

 

Sara Poluzzi denuncia anche le notevoli difficoltà a pianificare un viaggio con bici al seguito, tanto che per farlo si deve andare sul sito delle ferrovie tedesche Deutsche Bahn, i cui dati vengono ceduti dalla stessa Trenitalia.

 

L’immagine di testa è dell’utente Qr189 di Wikipedia sotto licenza Creative Commons 3.0

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