Cicloturismo

Estate 2020. Una vacanza in bicicletta in tutta Italia per riscoprirla a ritmo lento

Sarà uno dei trend dell’estate: la vacanza in bicicletta permette di scoprire a fondo il territorio con un ritmo davvero naturale, il proprio. Da nord a sud, idee per mete e itinerari da vivere su due ruote in Italia.

Siamo scesi tutti in cantina per recuperare le nostre biciclette. Le abbiamo fatte riparare, ne abbiamo comprate di nuove e ora siamo pronti. Per girare in città in modo più ecologico e sostenibile, ma anche per avventurarci in qualcosa che per alcuni è totalmente inedito: la vacanza in bicicletta. Che siate degli esperti o dei neofiti, per ognuno esiste in Italia il luogo ideale da scoprire sulle due ruote. Qualche suggerimento per gli amanti della bicicletta sulle mete perfette per la prossima estate da trascorrere nel bel paese.

In vacanza in bicicletta in tutta Italia

Nord Italia: in val Vigezzo, Alto Adige, Vallagarina e Veneto

Cominciamo pedalando in valle Vigezzo, una valle alpina in Piemonte aperta e riposante, un corridoio naturale di origine glaciale tra la Val d’Ossola e il Canton Ticino, in Svizzera. Qui esiste un tracciato ciclopedonale ideale soprattutto per le famiglie con bambini: quasi sempre pianeggiante, senza dislivelli di rilievo e circondato da immensi boschi di conifere che garantiscono frescura anche nelle più calde giornate estive. Questa meravigliosa pista ciclopedonale percorre tutta la valle, per quasi 15 chilometri, da Druogno a Re e rappresenta il modo ideale per conoscere le varie località della val Vigezzo.

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Per i più esperti e spericolati, sempre qui è possibile cimentarsi con il trail: la valle è infatti molto apprezzata anche dagli amanti del downhill. Si sale in quota grazie alla moderna cabinovia della Piana di Vigezzo, dove i freerider possono cimentarsi, anche a bordo di una e-bike noleggiata, in discese tra boschi e pascoli di alta montagna grazie a una serie di percorsi ben segnalati e mantenuti regolarmente puliti, per un totale di più di 20 chilometri di trail. E per i meno esperti sono disponibili anche più accessibili bike tour con guida.

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Pista ciclopedonale della Valle Vigezzo © Studio RDS

Se la vostra meta estiva è l’Alto Adige, la bicicletta è certamente il mezzo migliore per viverla a pieno. La regione infatti incentiva e facilita da sempre gli spostamenti dolci e offre una rete di ciclabili vasta e per tutte le esigenze. Vi segnaliamo 3 belle ciclabili che partendo da Merano esplorano alcuni dei territori più suggestivi della zona: la ciclabile della val Venosta che da Malles porta a Merano, oltre 50 chilometri con un dislivello di 700 metri; la ciclabile dell’Adige tra Merano e Bolzano lunga 30 chilometri quasi in piano e la pista ciclabile val Passiria tra Merano e San Leonardo per 20 chilometri e 300 metri di dislivello.

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Sempre per chi ama la montagna e questi territori ancora caratterizzati da antiche tradizioni e un vero contatto con la natura, è possibile soggiornare in uno dei masi storici ideali per appassionati di bicicletta, con tanto di officina per riparazioni e manutenzione dei mezzi, box dove il gestore esperto accompagna i propri ospiti in varie escursioni in bicicletta, magari per lo “shopping contadino” su due ruote tra gli altri masi per comprare prodotti buoni e genuini utilizzando la fitta rete di ciclabili di cui dispone l’Alto Adige. Infine, se si preferisce essere guidati da esperte guide del luogo, ma sempre sue due ruote, a Lana, bel centro all’imbocco della val d’Ultimo, esiste una Bike academy che offre una vasta proposta di gite ed escursione del territorio, adatte a tutte le esigenze.

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Da Merano partono tre belle ciclabili sche permettono di scoprire il territorio dell’Alto Adige © Merano Turismo

Segnaliamo altre tre belle opportunità in nord Italia: in Veneto un itinerario unisce il cicloturismo e il turismo rurale, siamo nei Colli Euganei tra le campagne della bassa padovana caratterizzata da luoghi magnifici, specie in questa stagione, perfetti per essere riscoperti in sella a un bici lungo un tratto dell’Anello ciclabile dei Colli Euganei, adatto a tutta la famiglia, che conduce, tra archeologia, arte e natura, da Montegrotto Terme a Torreglia. Una bella occasione per visitare antichi borghi, coglierne l’unicità e goderne la bellezza.

Sempre in Veneto, il consiglio è di scoprire l’isola di Albarella – perfetta in quest’estate 2020 alla ricerca di luoghi speciali lontano dai soliti circuiti.  Da qui, in bicicletta, si possono effettuare numerosi itinerari alla scoperta del Delta del Po e delle sue valli incantate. Uno dei più pittoreschi e suggestivo è il tour che attraversa via delle Valli, oasi di pace dove convivono fenicotteri rosa, aironi e pescatori, per raggiungere il giardino botanico di Porto Caleri, poco distante da Rosolina mare. L’anello per andare e tornare dall’orto botanico ad Albarella è lungo circa 60 chilometri ed è un percorso sempre asfaltato e pianeggiante, adatto a tutti.

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Il Parco regionale veneto del Delta del Po di cui fa parte anche l’isola di Albarella in provincia di Rovigo © Albarella turismo

In Vallagarina invece si unisce l’attività fisica all’arte e all’enogastronomia grazie a un’offerta di slow bike tra musei, cantine e castelli. In bici tra antiche vigne e paesaggio contemporaneo con visita al Mart, Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e degustazione di vini autoctoni e prodotti a filiera corta della Vallagarina, la porta del Trentino.

Centro Italia: l’Eroica, l’isola d’Elba e le Marche

Le dolci colline della Toscana sono perfette per essere percorse in bicicletta e lo sanno bene gli appassionati dell’Eroica, la storica corsa nei luoghi più belli della regione che purtroppo quest’anno non si svolgerà.

Il percorso però è percorribile e segnalato tutto l’anno con adeguati cartelli indicatori e si snoda per 209 chilometri nel cuore delle Terre di Siena attraversando il Chianti, le Crete e la Val d’Orcia compiendo un lungo viaggio nel leggendario paesaggio toscano.
Il Percorso permanente de L’Eroica può essere affrontato da tutti secondo la propria forza in un tempo che va da uno a cinque giorni: dipende dalla preparazione fisica e dal tempo che si vuole dedicare ai paesaggi che scorrono di fianco o che si scorgono all’orizzonte. Lungo il tragitto si può contare sull’ospitalità dei vari alloggi e di diverse strutture che sanno accogliere tutti con cordialità. Il viaggio su due ruote può iniziare da un punto qualsiasi del percorso e, se si desidera intraprenderlo in modo quasi professionale, ogni esercizio convenzionato è riconosciuto come punto di partenza e di arrivo del circuito e quindi autorizzato al rilascio dei timbri.

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Chi vuole ha la possibilità di ottenere il kit per poter affrontare il percorso permanente in totale libertà: si richiede via posta al costo di 10 euro, spese postali incluse, inviando una email a [email protected]. Il Kit è composto da: road book in formato cartaceo dove poter apporre i timbri che certificano l’avvenuto completamento del percorso, cartina del percorso; lista degli esercizi convenzionati al rilascio dei timbri e nota informativa sul percorso.

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L’Eroica: un tratto del percorso lungo le strade toscane © Andrea Bruschettini

Se preferite vedere il mare mentre pedalate, allora un’isola è ciò che fa per voi: all’Elba vi aspettano oltre 400 chilometri di percorsi outdoor fra mare e montagna. Grazie a un progetto di mappatura digitale dell’isola su Google street view, è possibile visionare in anteprima i percorsi elbani da percorrere su due ruote. Gli appassionati di bici da strada possono sfruttare i molti percorsi con le diverse varianti disponibili o cimentarsi nel giro completo dell’isola che conta 165 chilometri per oltre 4.100 metri di dislivello, o ancora nella famosa gara “Tagliagambe” che in 9 chilometri porta dal livello del mare alla sommità del Monte Perone a 600 metri.

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Per le famiglie invece sull’isola è possibile noleggiare le e-bike che rendono di fatto accessibile la maggior parte dei sentieri ai meno allenati, ma sono anche disponibili corsi di mountain bike per i più giovani per alternare alle spiagge rilassanti momenti più “active” per bambini e ragazzi. Da non perdere è l’escursione su due ruote per esplorare il percorso che da Capoliveri porta al compendio minerario del Monte Calamita lungo l’antica strada che conduce alle miniere elbane. Durante il tragitto si intravedono all’orizzonte le isole di Pianosa, Montecristo e la Corsica. Una meraviglia da fotografare.

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In mountainbike o in bicicletta sull’isola d’Elba © VisitElba

Tantissime le proposte di cicloturismo della regione Marche che, oltre a dover incentivare e sviluppare il proprio turismo ferito dallo stop dovuto alla pandemia, deve ancora fare i conti con le conseguenze dell’ultimo sisma che ancora non è dimenticato. Per questo, proprio in questi giorni è stato lanciato un progetto caratterizzato dalla messa in rete del territorio e dalla valorizzazione delle strade secondarie che attraversano il paesaggio marchigiano, dal mare alla montagna, e che possono essere percorse in bicicletta da tutti i tipi di ciclisti, dai principianti ai più esperti.

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Il risultato sono 24 percorsi ciclabili – in continuo aumento e aggiornamento – collegati a innumerevoli experience disseminate su tutto il territorio, che rappresentano il concetto di “Marche Rebirth” – coniato dall’artista Michelangelo Pistoletto – che sposa la filosofia del suo Terzo Paradiso e rappresenta la “rinascita” culturale, economica e sociale delle Marche, anche attraverso l’arte. Concretamente parliamo di circa 2.000 chilometri di percorsi e 130 comuni interessati in tutta la regione: un sistema che comprende, da un lato itinerari tematici e georeferenziati, e dall’altro strutture ricettive specializzate, integrato inoltre da accompagnatori e servizi pensati per gli amanti della bicicletta. Attraverso il sito marcheoutdoor.it è possibile rimanere sempre aggiornati su nuovi percorsi e attività, orientarsi più facilmente e costruirsi un percorso corrispondente ai propri interessi e desideri, attingendo alle tante informazioni sui punti di interesse storico, culturale, naturalistico. Uno strumento utile e ben fatto, un invito alla mobilità sostenibile che valorizza di molto la fruizione della bellezza.

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Uno dei tanti paesaggi delle Marche da attraversare in bicicletta © Marche trail

Sud Italia: in Salento e Sardegna

Delle meraviglie del Salento si parla frequentemente, ma forse non è così scontato andare alla scoperta di questa terra su due ruote, a ritmo lento, entrando in contatto profondo con la sua cultura e le tradizioni che la contraddistinguono. È ciò che fanno i ragazzi di Salento bici tour che da anni propongono itinerari e vere e proprie vacanze sviluppando il cicloturismo nella regione per stimolare una conoscenza critica del territorio e del paesaggio, sostenendo e dando così visibilità ad aziende e realtà locali virtuose. Pedalando con loro si incontra il panettiere che coltiva un’antica varietà di grano per impastare suoi prodotti da forno, il contadino ex economista che ha deciso di lasciare il mondo della finanza per coltivare la terra, il laureato che ha scelto di diventare artigiano per recuperare un’arte antica. L’intenzione è anche quella di diffondere un’educazione ambientale e l’uso della bicicletta tra la popolazione, di far riflettere tutti – locali e viaggiatori – sul modello di civiltà in cui viviamo.

Tra le loro proposte per le prossime vacanze, Salento classico: una settimana in bicicletta, in autunomia oppure con guide, pernottamenti in b&b alberghi o masserie, trasporto bagagli e affitto biciclette inclusi; Viaggio enogastronomico per viaggiare in completa autonomia grazie a mappe gps, gustando lungo il cammino tutto il meglio dell’enogastronomia pugliese. Per spendere ancora meno e vivere ancor di più l’avventura, c’è il Bike&camp: una soluzione a basso costo per i più audaci, bicicletta e tenda, pernottamento in campeggi e agriturismi.

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I ragazzi di Salento bike tour propongono vacanze in bicicletta nei luoghi più suggestiv della zona © Salento bike tour

Come ultima proposta andiamo su un’isola, la Sardegna, addentrandoci nelle sue zone a nostro parere più vere e autentiche, Ogliastra e Barbagia. Questo itinerario conduce da Cala Gonone ad Arbatax attraverso 145 chilometri non adatti a principianti ma a chi ha un allenamento alle spalle davvero serio. Si affrontano infatti vari saliscendi fino ad arrivare a Nuoro, Oliena e Orgosolo, cuore della Barbagia.

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Il tratto più impegnativo è però quello che porta verso l’Ogliastra sino ad arrivare ad Arbatax, località sul mare: i metri di dislivello sono 1.500 ma il panorama offerto al termine della pedalata è davvero senza pari. La Sardegna si sta impegnando a fondo per offrire ai cicloturisti nuove opportunità: la bici è considerata infatti il mezzo e il filo conduttore per scoprire una terra autentica, antichissima, a tratti incontaminata. Sono circa 2.700 i chilometri di strade secondarieche  costituiranno la Rete ciclabile della Sardegna, progetto che prevede realizzazione e messa in sicurezza di oltre 50 itinerari, che nascono su tracciati già esistenti, in gran parte su strade provinciali, comunali e urbane, piste ciclabili e ferrovie dismesse. Le ciclovie toccheranno oltre 700 punti di interesse naturalistico, archeologico e artistico-culturale.

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