L’avventura in bici di BeCycling dalla Cina con furore

Dopo aver festeggiato un anno di pedalate intorno al mondo Daniele Carletti e Simona Pergola sono entrati nella grande Cina. L’esordio è un po’ problematico: il visto sul passaporto vale 30 giorni, pochi per attraversare tutta la Cina in bici.   Il 25 luglio i due ragazzi hanno incontrato tre ciclo-viaggiatori cinesi diretti in Tibet

Dopo aver festeggiato un anno di pedalate intorno al mondo Daniele Carletti e Simona Pergola sono entrati nella grande Cina. L’esordio è un po’ problematico: il visto sul passaporto vale 30 giorni, pochi per attraversare tutta la Cina in bici.

 

Il 25 luglio i due ragazzi hanno incontrato tre ciclo-viaggiatori cinesi diretti in Tibet verso le montagne dell’Himalaya. Loro non li hanno potuti seguire poiché gli stranieri che viaggiano in autonomia non hanno diritto ad accedere in Tibet.

 

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Si passa invece per lo Xinjiang, regione nota per i campi di lavanda e meta di turisti cinesi. Meno nota la grande  ospitalità degli abitanti di etnia uyghur testata con questo viaggio.

 

Tra fine luglio e inizio agosto hanno raggiunto ben tre passi cinesi sopra i 3000 metri. È in questi giorni che i due ragazzi di Becycling hanno festeggiato 14000 kilometri di pedalate, con un bel video in cui ci mostrano i loro progressi con la lingua mandarina.

 

Dopo il fresco delle montagne arriva il bollente deserto Kumtag, tra Turpan e Hami: “Daniele ha tentato il suicidio sparandosi un colpo in testa con lo spruzzino d’acqua – scrivono scherzosamente su facebook – Simona invece voleva bere la crema solare per avere una protezione maggiore. Follia totale! Forse non sono stati i 400 km più duri di tutto il viaggio, ma sicuramente i più estenuanti, tra caldo estremo e vento!”.

 

 

Spiacevole inconveniente il 10 agosto, parliamo di un ospite imprevisto in tenda: una specie di ragno che poi si è rivelato un solifago, detto anche ragno cammello, un animale dal morso doloroso ma non velenoso. Meno male!

 

Il viaggio è poi stato rallentato per una settimana dal forte vento che ha particolarmente appesantito i nostri amici, costretti a pedalare con la marcia leggera. Il viaggio è proseguito presso l’autostrada, dove hanno dovuto trovare rifugio in un tunnel per riposarsi e proteggersi dal sole, lì i percorsi delle autostrade sono recintati, quindi una volta entrati non si può uscire facilmente.

 

L’avventura in Cina si è conclusa in treno tra Jiayuguan e Guangzhou, un viaggio durato ben 36 ore. La traversata su ferrovia è servita per arrivare a Hong Kong e per salutare la Cina continentale, appena in tempo per la scadenza del visto!

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