Cina, emissioni di CO2 stabili o in calo negli ultimi 18 mesi
Un’analisi di Carbon Brief ha mostrato come da un anno e mezzo le emissioni complessive di gas ad effetto serra della Cina non crescano.
La Cina è una vasta nazione dell’Asia orientale, nota per la sua antica civiltà, la ricca storia culturale e la rapida crescita economica. È il paese più popoloso al mondo, con una popolazione di oltre 1,4 miliardi di persone. La Cina è famosa per la Grande Muraglia, la Città Proibita e i suoi numerosi siti storici e culturali. È anche un importante attore nel panorama economico globale, con un ruolo predominante nel commercio internazionale e nella produzione industriale. La sua capitale è Pechino, mentre Shanghai è il principale centro finanziario e commerciale del paese. La Cina ha una cultura ricca e diversificata, con una cucina variegata, tradizioni millenarie e una vasta gamma di lingue e dialetti parlati in tutto il paese.
Un’analisi di Carbon Brief ha mostrato come da un anno e mezzo le emissioni complessive di gas ad effetto serra della Cina non crescano.
Il presidente della Cina, Xi Jinping, ha promesso una riduzione delle emissioni nette di CO2 del 7-10 per cento entro il 2030.
Avviata in Tibet la costruzione della più grande diga idroelettrica del mondo, che suscita però inquietudini ambientali, sociali e geopolitiche.
Per la prima volta, in Cina il calo delle emissioni di CO2 sono correlate alla crescita di energia rinnovabile. Che viene finanziata anche all’estero.
La Cina ha registrato il primo calo delle emissioni di CO2 dovuto a fattori strutturali e non a un calo della domanda.
La potenza installata di solare e eolico in Cina ha superato quella del carbone. Ma Pechino non arresta lo sviluppo della fonte fossile più pericolosa.
Viaggio a bordo di BYD Atto 2, suv elettrico, urbano, accessibile. L’autonomia (reale), le caratteristiche e le prestazioni raccontate nella nostra prova.
Stellantis sull’auto elettrica si allea con la cinese Leapmotor e annuncia in tre anni un nuovo veicolo ogni anno, si parte con la T03, una urban car sotto i 18mila euro.
Col debutto del brand Dfsk cresce la disponibilità di auto cinesi low cost e di buona qualità, una possibile risposta all’urgenza (e al costo) della transizione ecologica dell’auto.
Il gruppo di moda Pvh ha sospeso le importazioni di cotone dallo Xinjang, in Cina, a causa della discriminazione ai danni degli uiguri.