Il primo Osservatorio Torino sostenibile ha ricevuto il sostegno di Bosch Italia, un’azienda storica, fondata nel 1886 a Stoccarda da Robert Bosch e che oggi opera in diversi settori: dalla tecnologia per la mobilità, all’automazione industriale e l’efficientamento energetico. Ambiti centrali per la transizione ecologica e sempre più presenti nelle agende di aziende, istituzioni e cittadini, come emerso anche dalle risposte dell’indagine torinese. Per il 39 per cento dei cittadini, infatti, usare mezzi a minor inquinamento è infatti una pratica sostenibile fondamentale.

Presente all’evento inaugurale dell’indagine c’era anche Carlo Mannu, Business development & institutional affairs, che ha spiegato: “La grande differenza con le altre aziende è che siamo proprietà di una fondazione, che, raccogliendo l’eredità e il volere di Robert Bosch, ha gli obiettivi di reinvestire in ricerca e sviluppo o in programmi in ambito sociale, culturale e ambientale”. Il payoff Tecnologia per la vita racchiude bene il core business dell’azienda tedesca: “Sviluppare prodotti frutto di  una ricerca spinta e attenti al benessere del pianeta e delle persone”.

Centrali nell’ambito della mobilità e dellefficientamento energetico per Bosch, ha proseguito Mannu a Torino, “sono la qualità dell’aria e le emissioni di gas serra”. La strategia che l’azienda persegue è, infatti, quella della neutralità tecnologica. “Vogliamo portare il progresso tecnologico su tutti i motori possibili. Pensiamo che sia per la mobilità del futuro che per l’efficientamento energetico degli edifici sia fondamentale perseguire più strade. Non solo l’elettrificazione, su cui puntiamo molto (e non solo per le auto, per le bici e le moto), ma un continuo miglioramento delle tecnologie diesel, benzina, gas e soprattutto dell’idrogeno verde per le tratte logistiche, specialmente per il trasporto pesante”.

Il 2020 ha segnato per Bosch un importantissimo traguardo. “Abbiamo raggiunto l’obiettivo di diventare carbon neutral in tutte le nostre sedi nel mondo, che sono oltre 400, incluse quelle in Italia, sfruttando quattro leve: l’abbattimento dei consumi con l’efficientamento energetico, l’autoproduzione da fonti rinnovabili, l’acquisto di energie rinnovabile e progetti di compensazione fatti sempre con fonti certificate”.

Un impegno che non si ferma, ha proseguito Mannu: “Il prossimo passo è diventare carbon neutral in tutto il ciclo di vita del nostro prodotto, a partire dagli acquisti, alla supply chain, inclusa la logistica e l’utilizzo dei nostri prodotti. Il target è, entro il 2030, di ridurre questa porzione, la cosiddetta Scope 3, del 15 per cento rispetto al 2018”.

Carlo Mannu, Torino sostenibile 2021
Carlo Mannu all’Osservatorio Torino sostenibile 2021 © Luigi Zanni/LifeGate

Debutta l’Osservatorio Torino sostenibile

Mercoledì 30 giugno 2021 presso Green Pea è stato presentato il primo Osservatorio Torino sostenibile, realizzato da LifeGate in collaborazione con l’istituto di ricerca Eumetra MR. A un campione rappresentativo di 604 cittadini è stato sottoposto un sondaggio che monitora la conoscenza della sostenibilità nelle sue varie dimensioni, gli atteggiamenti e, infine, i comportamenti concreti. I dati su Torino sono molto positivi, in linea con la media nazionale; particolarmente attenti e proattivi sono i giovanissimi della Generazione Z.

Scarica la ricerca completa

L’evento, trasmesso anche in streaming su LifeGate.it, ha preso il via con i saluti introduttivi di Enea Roveda, Ceo di LifeGate, Oscar Farinetti, fondatore di Eataly e Green PeaAlberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, e Alberto Sacco, assessore al Commercio e al turismo. A commentare i dati sono stati Simona Roveda, direttrice editoriale e comunicazione LifeGate, e Renato Mannheimer, sondaggista di Eumetra MR. Il racconto è stato arricchito dalle testimonianze di Annalisa Stupenengo, amministratore delegato di Fpt Industrial, Carlo Mannu, business development & institutional affairs di Bosch Italia, e Silvio Greco, direttore del laboratorio di sostenibilità ed economia circolare dell’università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.