LifeGate talk torna per fare il punto sulla qualità dell’aria, tema complesso e di grande attualità che ha tante concause e diverse soluzioni.
Nel nuovo appuntamento di LifeGate talk: dibattiti, con soluzioni, sulla mobilità sostenibile, gli ospiti in studio si confrontano sulle strategie che possono migliorare una delle fasi più complesse della mobilità urbana: l’ultimo miglio, tema molto dibattuto negli ultimi anni, soprattutto nell’ambito della movimentazione delle merci. Per esempio, come rendere gli spostamenti dei corrieri più veloci, efficienti e sostenibili nei centri cittadini?
A questa e a molte altre domande rispondono gli ospiti coinvolti in studio: Luca Zucconi, giornalista di Fleet magazine; Marco Alù Saffi, Direttore relazioni esterne di Ford; Roberta Marsi, Sustainability manager Dhl Italia; Riccardo Miuccio, Lcv manager di Arval; e Federico Vignolo, responsabile fleet management dell’azienda di servizi per le telecomunicazioni Sirti. Moderati da Roberto Sposini, giornalista, chief mobility editor di LifeGate, ognuno porta il proprio punto di vista e la propria esperienza nell’ambito di quella che già da qualche anno viene definita la rivoluzione dell’ultimo miglio, che coinvolge molti attori e ambiti – dalle aziende produttrici alle imprese di noleggio di veicoli, dall’infrastruttura di ricarica alla telematica per la gestione delle flotte – e che sempre di più fa da traino al tema dell’elettrificazione del trasporto delle merci.
Ultimo miglio: facciamo il punto nel nuovo appuntamento di LifeGate talk
In mobilità, con ultimo miglio (in inglese, last mile) ci si riferisce all’ultima parte del viaggio da percorrere prima di raggiungere una destinazione che è, di solito, anche la più complicata da gestire a causa di diversi fattori. Prima di tutto, attraversa il centro delle città: è il tratto di strada che ci permette di raggiungere uffici, luoghi di lavoro, attività commerciali di vario genere ed è quindi anche particolarmente trafficato. Al suo interno, gli spazi per la sosta dei veicoli sono ridotti e spesso si trovano aree pedonali urbane e zone interdette alla circolazione dei veicoli a motore: tra il 2019 e il 2022, il numero totale di Lez (Low-emission zones) attive in Europa è aumentato del 40 per cento, mentre Zone a emissioni zero (Zez, in Italia ne sono previste 35 entro il 2030) non consentiranno più l’uso di veicoli a combustione interna.
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Se queste problematiche hanno un peso per le persone che devono escogitare nuovi modi per percorrere il pezzo finale della strada, per esempio, che le separa dalla stazione o dal parcheggio alla propria destinazione, ancora di più valgono per il trasferimento delle merci. I volumi degli e-commerce, che dopo la Covid-19 hanno subito un ingente aumento, corrispondono all’aumento dei mezzi commerciali costretti ogni giorno a entrare e attraversare i centri abitati. È chiaro, dunque, come l’ultimo miglio rappresenti un aspetto decisivo non solo per la catena di distribuzione, ma anche per il futuro della mobilità sostenibile: è necessario trovare un rimedio al traffico eccessivo e ridurre l’inquinamento, entrambi dovuti sempre più anche ai veicoli commerciali.
L’elettrificazione dei veicoli commerciali
L’elettrificazione dei veicoli commerciali è una delle vie, ma qual è la situazione attuale del mercato? Questa transizione è già una realtà o è ancora un lontano miraggio? Sicuramente il settore risente della crisi del mercato generale e della mancanza di incentivi dedicati: il passaggio all’elettrico risulta aver subito un considerevole stop, con tassi di crescita negativi ormai da nove mesi consecutivi. È chiaro che, per certi aspetti, le criticità sono maggiori rispetto a quelle che deve affrontare un’autovettura privata. I mezzi commerciali che entrano in città sono affiancati da veicoli che lavorano lontano da esse e che, quindi, hanno necessità di infrastrutture di ricarica specifiche; ancora, è da valutare il rapporto tra allestimento, peso del carico ed efficienza del mezzo stesso.
Nonostante questi aspetti, secondo Luca Zucconi, dopo gli anni della pandemia e con la configurazione delle città che sta cambiando, il processo di elettrificazione dell’ultimo miglio diventa sempre più strategico per le case produttrici, per i noleggiatori, ma anche per le stesse aziende. A dimostrazione di questo e della lungimiranza di alcune case costruttrici, nell’ultimo periodo sono usciti sul mercato molti nuovi prodotti elettrici che traineranno in futuro questo passaggio.
Insomma, le esigenze degli operatori e delle istituzioni sono in evoluzione. Come si pone, allora, una casa automobilistica come Ford, da sempre leader sul mercato, nei confronti dell’elettrificazione dell’ultimo miglio?
Marco Alù Saffi, Direttore relazioni esterne di Ford Italia, paragona il cambio di paradigma che stiamo vivendo in questi anni all’introduzione dell’automobile avvenuta all’inizio del Novecento: un passaggio complesso e che richiede tempo da parte di tutti gli stakeholder. Ma l’ambito commerciale, in futuro, potrebbe stupirci. Nonostante una partenza forse a rilento rispetto alle autovetture private, la spinta verso l’elettrico sarà più veloce e meno complessa, principalmente per due fattori: in ambito commerciale è possibile fare previsioni di percorrenza e consumo molto più puntuali e meno variabili rispetto ai mezzi privati; altro importante punto è la consulenza con cui i costruttori potranno supportare le aziende, ottimizzando interi parchi veicoli.
Andando in questa direzione, Ford ha già sviluppato al suo interno la divisione Ford Pro, dedicata, oltre alla produzione e alla vendita di veicoli commerciali, anche alla consulenza attiva con una serie di servizi messi a disposizione delle aziende per individuare le soluzioni migliori per i singoli clienti.
Il processo di elettrificazione è un processo complesso (…) che richiede tempo e assimilazione da parte degli utenti. Sul veicolo commerciale, siamo convinti che questo processo sarà facile e anche più veloce che non sulle automobili, perché la percorrenza di un veicolo commerciale è molto più prevedibile e gestibile di un’autovettura.
La gestione di una flotta elettrica nelle aziende: esperienze, criticità e opportunità
Con l’aumento della movimentazione delle merci, dovuta anche all’incremento esponenziale degli acquisti online, le aziende di trasporto hanno acquisito un grande ruolo nella transizione ecologica della mobilità, così come confermato da Roberta Marsi, Sustainability manager di Dhl Italia. L’azienda ha iniziato il suo percorso di sostenibilità a partire dal 2008. Negli ultimi anni, nello specifico per la logistica via terra, ha investito su mezzi a basse emissioni ed elettrici e sulla formazione delle persone su questi temi. Da qualche mese sta anche sperimentando, all’interno della propria flotta e con il supporto di Ford, il nuovo E-Transit, primo veicolo commerciale cento per cento elettrico dell’Ovale Blu e apripista di una gamma All-electric che, entro il 2024, si arricchirà di quattro nuovi modelli.
Un altro tassello fondamentale in questo scenario è quello del noleggio, di cui abbiamo parlato con Riccardo Miuccio di Arval, che lo ritiene uno strumento per agevolare la transizione verso il nuovo modello di mobilità. Questo grazie anche a un approccio consulenziale e di supporto ai fleet manager di quelle medie e piccole imprese che non dispongono di un parco veicoli di proprietà.
Grande rilevanza, infatti, acquisisce sempre di più il fleet manager, figura in grado di organizzare e implementare i nuovi cambiamenti nelle imprese. Durante il talk, Federico Vignolo, responsabile fleet management dell’azienda di servizi per le telecomunicazioni Sirti, ha portato all’attenzione alcune delle maggiori criticità che un’impresa deve affrontare in questo momento, come la complessità nell’individuare i veicoli più adatti alle proprie esigenze o la necessità di disporre di infrastrutture di ricarica adeguate.
Ma i temi toccati in questa nuova puntata di LifeGate talk sono stati molti altri, come la sicurezza, i sistemi di assistenza alla guida, la manutenzione. Molto spazio anche per l’innovazione tecnologica che in futuro, per esempio, renderà possibile la raccolta di dati utili alle imprese per una migliore gestione delle proprie flotte, aumentandone la produttività.
LifeGate Talk: il format
Grazie al supporto di Ford, nasce il nuovo format LifeGate talk: una serie di educational digital talk e dibattiti con ospiti in studio per innescare un confronto sulle maggiori tematiche legate alla mobilità sostenibile e proporre soluzioni alle criticità a esse legate.