Villages Nature, l’architettura sostenibile all’ombra di Disneyland Paris
Nella periferia est di Parigi, a Marne La Vallée, sede di Disneyland Paris, è in corso un ambizioso progetto di architettura sostenibile: i Villages Nature.
Finora il suo nome ha sempre evocato, per immediata associazione di idee, il noto parco dei divertimenti di Disneyland Paris, con il suo interminabile corteo di bambini e turisti calamitati dai variopinti eroi dei fumetti.
In realtà, l’agglomerato cittadino di Marne La Vallée – circa 300.000 abitanti distribuiti entro una cerchia di 26 comuni ad est di Parigi – è stato costruito ex novo negli anni ’60 rivelando fin da subito la sua vocazione di grande esperimento architettonico ed urbanistico, escogitato al fine di decongestionare il frenetico sovrappopolamento della capitale in quegli anni, con un progetto ispirato al modello delle periferie svedesi intorno a Stoccolma. Nei decenni successivi, oltre all’attrattiva disneyana, si sono susseguiti in loco interventi molto eterogenei e discontinui, dal neoclassico di Bofill e Núňez al postmoderno, dall’annessione di antichi castelli agli outlet avveniristici.
Il progetto sostenibile di Villages Nature Paris
Qualche anno fa, in seguito al rinnovo delle convenzioni tra la società di Euro Disney, l’impresa Pierre&Vacances-Center Parc e altre istituzioni pubbliche e private, si è deciso, col sostegno attivo dello stato francese, di avviare a Marne La Vallée un nuovo ed ambizioso progetto di architettura sostenibile. In un ampio cantiere di 140 ettari dove costruiranno edifici a basso impatto – sia in termini di materiali che di efficienza energetica e risparmio in CO2 – con tanto di parco acquatico alimentato da calore geotermico, piramidi vegetali, spazi destinati alla Land Art e paesaggi ispirati allo stile dei parchi viennesi. Tutto dovrebbe essere pronto per il 2016.
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Espletati gli studi di fattibilità e i controlli di rito, il progetto Villages Nature, già etichettato in Francia come “Operazione di Interesse Nazionale”, sta dunque muovendo in questi mesi i primi concreti passi verso l’obiettivo: incrementare e tutelare la biodiversità del territorio, reintegrare in esso la prassi dell’agricoltura urbana ma soprattutto ridefinire un’armoniosa coesistenza tra natura e cultura. Secondo le previsioni correnti, a partire dal 2016, i Marnovalliens potranno toccare con mano i primi risultati del progetto, ma non saranno i soli: Villages Nature prevede e vivamente auspica, come primo “effetto collaterale”, una nuova cospicua ondata di turismo ecologicamente orientato.
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