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Better water better jobs. A Fa’ la cosa giusta i lavori verdi di oggi
Preparazione scientifica, ma anche una propensione alla sostenibilità. Le professioni “verdi” hanno sempre più spazio nelle aziende. Lo richiede il mercato e il mondo del lavoro.
Si è tenuto lo sabato, all’interno della fiera Fa’ la cosa giusta, il convegno “Better water better jobs”, organizzato dal Gruppo Cap, azienda che gestisce il servizio idrico integrato nelle province di Milano, Monza e Brianza, Pavia, Varese e Como e che in fiera ha messo a disposizione l’acqua di rubinetto per tutti i visitatori. Tema del convegno i lavori verdi, in particolare quelli legati all’acqua e le opportunità esistenti in questo settore.
Secondo l’ultimo rapporto GreenItaly 2015 di Unioncamere e Symbola, è proprio la Lombardia a guidare questa piccola rivoluzione verde: nella Regione una nuova assunzione su 4 è nel settore green. Sempre secondo il rapporto sono “71 mila le imprese che hanno investito o programmato di investire in prodotti e tecnologie green la Lombardia (19 per cento su 372.000 imprese green su nazionale)”. E la città metropolitana di Milano è leader delle imprese col il 7 per cento.
Numeri confortanti, confermati da Tessa Gelisio, autrice di “Guida ai green jobs. Come l’ambiente sta cambiando il mondo del lavoro”. “Si tratta di un percorso inevitabile. La sostenibilità è un modo di essere, è qualcosa da cui non si può prescindere. I lavori verdi non sono prerogativa solo di chi si avvicina per la prima volta al mondo del lavoro, ma possono essere un modo di riqualificare la propria professione”.
Bruno Ceccarelli, consigliere d’amministrazione del Gruppo Cap conferma come l’azienda stia continuando ad investire e come all’interno operino “ottime competenze per gestire al meglio l’acqua, che ad oggi è la più economica d’Italia, con circa una spesa di 1 euro al metro cubo”. Risultati raggiunti sì grazie agli investimenti, ma anche grazie a specifiche professionalità: “Oltre alla gestione delle acque meteoriche, stiamo sperimentando anche nuovi settori, come la fitodepurazione delle acque”.
Alberto Zanzi, direttore delle risorse umane del Gruppo Cap ha spiegato quali siano le figure più ricercate: “Dei nostri 850 dipendenti, più dell’80 per cento ricade in un lavoro verde. Si tratta di un settore in crescita costante, tanto che il Gruppo Cap sta assumendo anche nel 2016”. Ecco che chimici, ingegneri, geologi, ma anche geometri e tecnici. “Fatichiamo però a trovare le figure richieste. È necessario avere una propensione alla sostenibilità per collaborare con noi”.
Matteo Plevano, psicologo del lavoro e attivo all’interno dello Sportello Green Jobs di Milano, con una sede a Ivrea e Trento, ha raccontato la nascita di Greenjobs.it e di come il sito abbia veicolato fino ad oggi più di 1400 offerte di lavoro. “Lo Sportello Green Jobs nasce come un luogo di consulenza verso un’economia sostenibile. Ad oggi le figure più ricercate sono quello più specializzate e preparate scientificamente. Pensiamo solo al settore dell’efficienza energetica nell’industria, o alla chimica verde, o alla biocosmesi. In questi anni si sono aperti nuovi scenari di mercato, come ad esempio la finanza”.
Infine Paolo Frattini, docente universitario del Master in Gestione delle Risorse Idriche nella Cooperazione Internazionale organizzato dall’Università di Milano Bicocca, ha raccontato quali siano le figure più ricercate nell’ambito dei lavori legati all’acqua nella cooperazione: “Si cercano scienziati ambientali, chimici, ma anche architetti, per le opere di riqualificazione, geologi. In questo caso frequentare un Maste come quello organizzato in Bicocca può essere un ottimo strumento per trovare lavoro praticamente finito il percorso di studi”.
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