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Da una collaborazione tra Sap e Barry Callebaut, nasce una filiera del cacao connessa e sostenibile che migliorerà la vita degli agricoltori e la qualità del prodotto.
Connettere tra di loro 65 mila piccoli produttori in Costa d’Avorio, mettere online l’intera filiera del cacao, migliorando la produzione agricola, la qualità della vita dei contadini e la qualità del cacao. È quello che ha fatto Sap Rural Sourcing Management (una filiale del gruppo Sap che fornisce applicazioni e servizi a supporto delle aziende) in collaborazione con Barry Callebaut, gigante svizzero del settore cioccolatiero.
Così l’intera filiera, dal campo alla produzione, finisce sul cloud e tutte le operazioni vengono gestite online e offline da remoto. Questo comporterà un guadagno in termini di tempo, di precisione, di uniformità e di tutela del prodotto.
“Questo strumento ci avvicina alla sostenibilità in un modo prima impensabile”, ha dichiarato in una nota stampa Nicko Debenham, vice presidente per la sostenibilità del cacao in Barry Callebaut. “Fornirà la giusta consulenza agli agricoltori e l’adozione di buone pratiche per migliorare le rese e le condizioni di vita. Aiuterà gli agricoltori a gestire meglio le loro aziende e a professionalizzare la coltivazione del cacao al fine di sostenerli in futuro”. Perché aumentando la produzione ne guadagna da una parte l’azienda, dall’altra gli agricoltori che potranno aumentare i loro guadagni, riducendo le perdite e lo spreco di risorse.
“Barry Callebaut è un ottimo esempio di come la trasformazione digitale nel settore agro-alimentare sia in grado di semplificare i processi di business e migliorare la vita delle persone”, ha dichiarato invece Anja Strothkaemper, vice presidente Sap agribusiness e commodity management. “Lavorando insieme, Sap e Barry Callebaut possono contribuire a rendere l’agricoltura più facile per i piccoli agricoltori, le cooperative di agricoltori e gli acquirenti di cacao con una soluzione cloud-based che consente di migliorare la produttività, la qualità e la trasparenza”. Un modo per tracciare la filiera, in tutti i passaggi, che può così creare valore aggiunto alla materia prima, ancor prima di arrivare alla fase di lavorazione.
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