Con la decisione di proteggere 400mila ettari del Grand Canyon dalle compagnie minerarie, il presidente degli Stati Uniti inizia un’opera di rammendo di una politica ambientale finora contraddittoria.
Il riscaldamento globale aumenta la violenza nel mondo
L’aumento della temperatura media globale è correlata all’aumento degli episodi di violenza in giro per il mondo. Da una rissa in un bar degli Stati Uniti a un colpo di stato in un paese del continente africano. Secondo una ricerca che ha analizzato i risultati di decine studi, il collegamento statistico è evidente. La meta-analisi
L’aumento della temperatura media globale è correlata all’aumento degli episodi di violenza in giro per il mondo. Da una rissa in un bar degli Stati Uniti a un colpo di stato in un paese del continente africano. Secondo una ricerca che ha analizzato i risultati di decine studi, il collegamento statistico è evidente.
La meta-analisi
Il ricercatore Marshall Burke insieme a Solomon Hsiang e Edward Miguel hanno pubblicato un saggio dal titolo Climate and conflict per il National bureau of economic research che mette insieme i risultati di 56 studi scientifici che hanno cercato di capire quanto il cambiamento climatico porti all’aumento di conflitti tra individui (come scazzottate e violenza sulle donne) e tra gruppi (come guerre e rivolte armate). La conclusione è stata che in un mondo più caldo bisogna aspettarsi più guerre, disordini, lotte civili e conflitti armati.
Per ogni grado in più, bisogna aspettarsi un aumento della possibilità di conflitti pari al 20 per cento nei paesi africani. Mentre negli Stati Uniti, per ogni grado, l’aumento degli episodi di violenza, come crimini e risse alle partite di baseball, aumenterà dell’1 per cento. Lo studio cita anche l’aumento dei conflitti dovuto all’aumento e alla violenza delle precipitazioni, sempre legato al cambiamento climatico (pari al 3,5 per cento).
Perché caldo e violenza sono collegati
Ma perché tutto ciò? La risposta che dà Burke scomoda un autore storico della letteratura come William Shakespeare il quale nella sua famosa tragedia Romeo e Giulietta evidenzia come il caldo possa dare alla testa. E cita Benvolio nell’atto terzo che, rivolgendosi al suo amico Mercuzio, afferma: “Ti prego, buon Mercuzio, andiamo a casa. Fa molto caldo oggi, e i Capuleti sono in giro: dovessimo incontrarli, non potremo evitare d’azzuffarci. Il sangue, in questi giorni di calura, fa il matto e bolle più del necessario”.
La possibilità che questa meta-ricerca venga smentita c’è, ma Burke ci fa capire quanto sia basso il margine d’errore con un esempio fatto al Washington Post. Su 19 ricerche indipendenti l’una dall’altra, 24 volte è stato trovato il collegamento tra riscaldamento globale e violenza: “È come se tirando una monetina per 24 volte, uscisse sempre testa”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Prima di essere declassato a tempesta tropicale, l’uragano Idalia ha causato inondazioni anche lungo le coste atlantiche, colpendo con venti oltre i 150 chilometri orari.
Da quando Elon Musk ha acquisito la piattaforma il numero di esperti di clima che la utilizzavano per arricchire il dibattito scientifico è crollato.
Una giudice del Montana ha dato ragione ai 16 ragazzi tra i 5 e i 22 che avevano fatto causa allo stato per il sostegno dato ai combustibili fossili.
Un team di metereologi e divulgatori italiani ha affrontato una spedizione in Groenlandia per toccare con mano gli effetti dei cambiamenti climatici in una delle regioni cruciali per il futuro del nostro Pianeta.
Nel giorno del suo diploma Greta Thunberg ha partecipato al suo ultimo sciopero scolastico per il clima, là dove sono nati i Fridays for future.
Secondo il primo studio a indagare le cause del crollo della Marmolada, costato la vita 11 persone, l’evento è dovuto in gran parte alle alte temperature.
Il traffico aereo è responsabile del 2,4% delle emissioni di CO2, il che rende urgente l’avvio di azioni concrete da parte del settore per limitare l’impatto dei voli. L’esempio virtuoso di Air Dolomiti.
Viviamo in un mondo caratterizzato da molte crisi: sanitaria, economica e climatica. Da qui, nasce l’idea di creare una Costituzione della Terra.