Cosa resterà di questo luglio 2023
Per non dimenticare cosa abbiamo appena vissuto, un riepilogo scientifico su cosa è stato il mese di luglio 2023 per il riscaldamento globale.
Il riscaldamento globale è il fenomeno del progressivo aumento della temperatura media della Terra a causa dell’incremento delle emissioni di gas serra nell’atmosfera, principalmente dovute all’attività umana. Questi gas, come il biossido di carbonio (CO2), il metano (CH4) e il protossido di azoto (N2O), intrappolano il calore proveniente dal sole nell’atmosfera, causando un aumento della temperatura superficiale del pianeta. Il riscaldamento globale ha molteplici effetti sull’ambiente, inclusi cambiamenti climatici estremi, come ondate di calore, inondazioni, siccità e tempeste più intense, nonché la perdita di biodiversità, lo scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento del livello del mare. È considerato una delle sfide più urgenti e critiche che l’umanità deve affrontare, e richiede azioni immediate e coordinate per mitigare i suoi effetti e adattarsi ai cambiamenti climatici in corso.
Per non dimenticare cosa abbiamo appena vissuto, un riepilogo scientifico su cosa è stato il mese di luglio 2023 per il riscaldamento globale.
Dobbiamo sfruttare gli spazi di cambiamento per evitare che la crisi climatica diventi così grave da spingerci verso un meccanismo di rimozione collettiva.
Dataroom, l’approfondimento giornalistico curato da Milena Gabanelli su Corriere.it, dedica una puntata ai cambiamenti climatici. E a chi li nega.
La società civile si incontra a San Francisco per parlare e discutere di problemi e soluzioni legati ai cambiamenti climatici. Tanti gli eventi previsti, e anche qualche protesta.
Uno studio a dir poco originale propone alcuni scenari sugli effetti del riscaldamento globale. E lo fa guardando a forme di vita extraterrestri. C’è poco da stare sereni.
Dopo 11 anni, Al Gore torna sul grande schermo a parlare di cambiamenti climatici con Una scomoda verità 2. Il 20 ottobre al MAXXI di Roma l’anteprima del nuovo film.
È il ghiaccio più antico mai prelevato dalla calotta antartica. Finora si era riusciti ad andare indietro nel tempo di 800mila anni negli strati profondi e di 1 milione di anni negli strati del cosiddetto “blu ice”, ma con la scoperta dei ricercatori dell’Università di Princeton si è arrivati a 2,7 milioni di anni fa.
Secondo un nuovo studio il rischio di incendi boschivi nell’area mediterranea potrebbe aumentare a causa dei cambiamenti climatici.
Secondo uno studio presentato in Guatemala, garantire il diritto alla terra alle comunità rurali contribuisce a ridurre il rischio che le foreste vadano a fuoco.
La salute degli oceani è in grave pericolo a causa dell’impatto antropico, diretto e indiretto. Ecco le principali cause del loro declino.