10 opere d’arte in val Badia danno vita a un progetto innovativo di arte green e glocal: è la biennale Smach. Stupitevi sino al 12 settembre.
Dialogare con la natura per farne arte: Penone al Mart di Rovereto
Al Mart di Rovereto (splendido e “rinnovato”) un artista che colpisce per l’interazione con la natura che fa diventare arte. Giuseppe Penone e la sua “Scultura”
Nell’ambiente artistico internazionale è un nome conosciuto e stimato, esponente della corrente dell’arte povera, per chi osserva le sue opere la prima volta sarà l’autore di “Continuerà a crescere tranne che in quel punto”: è Giuseppe Penone, al Mart di Rovereto sino a giugno dove presenta 60 dei suoi lavori in una mostra intitolata Scultura.
Arte e natura: Penone al Mart di Rovereto
Per ospitare questa sua esposizione, il Mart di Rovereto ha cambiato in parte aspetto e non lo si fa per tutti: sono state eliminate alcune pareti, resi gli spazi più ampi, quasi a voler dire che le opere e i materiali di Penone ne avessero bisogno, abituati alla natura.
Quest’artista schivo, originario del cuneese è infatti noto per l’utilizzo di elementi naturali per creare le sue opere: parliamo di cortecce, legno, foglie, piante che interagiscono, dialogano con lui. Lo stesso Penone afferma di non avere un’idea predefinita prima di intraprendere questa relazione con la natura e i materiali. Tutto ciò che nasce è la diretta conseguenza delle azioni che i materiali stessi generano, del suo toccarli.
Il risultato è affascinante, qualunque sia il significato che viene attribuito a questa interazione tra uomo e natura. Forse perché in ogni opera vediamo qualcosa di famigliare e primordiale, forse perché lo possiamo toccare senza averne timore. Noi come l’artista.
Molto diverse tra loro, nella mostra Scultura, ci sono sia imponenti opere che si fanno guardare perché occupano prepotentemente lo spazio, pensiamo a “Sigillo”, un tappeto di marmo candido e venato che si srotola per molti metri, che altre come “Spazio di luce” che accoglie il visitatore e quasi lo accompagna per tutto il museo in un’ascesa verticale.
Altra famosa opera di Penone è “Soffio di foglie”: a prima vista un leggero e soffice cumulo di foglie che ha in sè qualcosa di più, forse. Una storia, un’azione. Per scoprirlo si può decidere di assistere al breve video nella sala seguente o anche immaginare ciò che si vuole o che il titolo dell’opera suggerisce. Del resto: proprio Penone dice che ciò che è importante è il tempo e l’interazione, entrambe mutabili, dunque niente di ciò che è esposto è e sarà come lo vediamo adesso.
Anche il Mart è mutato, proprio per questo artista, per accoglierlo al meglio: l’architetto del magnifico Museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto e Trento, Mario Botta, ha “rinnovato” alcuni spazi e li ha resi ancor più accoglienti. Il risultato e l’interazione con le opere di Penone è sublime.
La mostra è aperta tutti i giorni tranne il lunedì, il venerdì orario prolungato fino alle 21:00. Il biglietto costa 11 €.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Al Mart di Rovereto “I pittori della luce” esplora un periodo dell’arte italiana, tra il Divisionismo e il Futurismo, che ha regalato capolavori assoluti. Da riscoprire.
A Borgo Valsugana l’arte incontra e si fonde con la natura e dà vita ad Arte Sella, la galleria con opere a cielo aperto che rispetta e si integra con l’ambiente.
Quando l’arte trova “casa” nel paesaggio, possono nascere luoghi di racconto che vanno al di là delle opere stesse. Il risultato è spesso sorprendente.
Grazie a un suggestivo bianco e nero, Brassai, parigino per scelta, è stato un testimone fotografico della vita, specie notturna, della capitale francese.
Al Mudec di Milano un percorso espositivo analizza le influenze dell’arte primitiva nelle opere dell’artista spagnolo. Per sapere tutto su Pablo Picasso.
Al Museo di storia naturale di Milano la maestria e la pittura dal carattere fortemente naturalistico di Marco Grasso incantano.
Mostre 2024: la nostra selezione per iniziare al meglio il nuovo anno all’insegna dell’arte e del bello. La top 10 di quelle da visitare nei primi mesi.
Oggi ha 94 anni ma da quando ne ha 10 fa arte: Yayoi Kusama è forse la più nota e iconica artista giapponese e a Bergamo la sua mostra ha già numeri da record.