In 30 giorni su 38, la domanda di elettricità in California è stata soddisfatta da fonti rinnovabili. In passato, raggiunto il record per brevi istanti.
Tunisia, fuoriuscite di petrolio da una trivella a pochi chilometri dalle coste italiane
Una chiazza di petrolio provocata dalla rottura di un tubo del pozzo di estrazione Cercina 7 sta interessando le spiagge più belle delle isole Kerkennah, a 120 chilometri da Lampedusa, a causa di un incidente avvenuto il 13 marzo. La conferma arriva dalla società tunisina proprietaria del pozzo, Thyna Petroleum Services che ha pubblicato online
Una chiazza di petrolio provocata dalla rottura di un tubo del pozzo di estrazione Cercina 7 sta interessando le spiagge più belle delle isole Kerkennah, a 120 chilometri da Lampedusa, a causa di un incidente avvenuto il 13 marzo. La conferma arriva dalla società tunisina proprietaria del pozzo, Thyna Petroleum Services che ha pubblicato online la foto della tubazione danneggiata.
La rottura della trivella in Tunisia
Sulle isole Kerkennah, che vivono di pesca e turismo, gli abitanti protestano e chiedono che sia avviata un’indagine per accertare le responsabilità. Nei giorni scorsi le autorità tunisine hanno dichiarato che la marea nera era stata confinata ed era sotto controllo. Ma le rivelazioni dell’azienda petrolifera dimostrano che non è così. La Thyna ha precisato che la rottura non ha interessato la condotta sottomarina ma un tratto di tubo lungo appena un centimetro che sta sopra il livello dell’acqua. Tanto è bastato perché l’acqua trasportasse il petrolio fuoriuscito fino alle coste distanti 7 chilometri.
Il referendum in Italia
Mentre il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti afferma che il referendum sulle trivellazioni in Italia del 17 aprile è “solo ideologico” e che se andrà a votare “voterà no”, l’incidente nel Mediterraneo al largo della Tunisia è destinato a suscitare perlomeno qualche perplessità.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La giunta di Vito Bardi proroga la concessione a Total fino al 2028. Ma il documento della Regione Basilicata prevede la possibilità di estrarre petrolio fino al 2068.
Gli abitanti di Kobe, in Giappone, si ribellano contro l’espansione di una centrale a carbone, finanziata dalle maggiori banche nazionali.
L’eclissi negli Usa ha ridotto l’offerta di energia rinnovabile, sostituita dai combustibili fossili. Ma una delle soluzioni sta proprio nell’accumulo.
Un settimanale bulgaro rivela che TotalEnergies ha rinunciato alle esplorazioni nel giacimento di gas e petrolio di Khan Asparuh, nel Mar Nero.
Il rendimento dei pannelli fotovoltaici è un indicatore cruciale per valutare l’efficienza energetica di un impianto solare. Ecco alcuni consigli pratici.
Approvato il ritiro degli stati membri dal Trattato sulla carta dell’energia, giudicato troppo protettivo verso le imprese che investono nei fossili.
Il progetto, in collaborazione con Bluenergy Group, spinge la squadra di calcio dell’Udinese verso l’azzeramento delle emissioni.
Trino Vercellese è stato l’unico comune ad autocandidarsi per ospitare il Deposito dei rifiuti radioattivi. In seguito alle proteste, si è ritirato.