Il 2020 sarà probabilmente l’anno più caldo della storia

Secondo le previsioni dell’agenzia americana Noaa, il 2020 potrebbe terminare con un record assoluto per la temperatura media globale.

Il 2020 potrebbe risultare l’anno più caldo mai registrato sulla Terra. Benché ancora soltanto ad aprile, la Noaa – Agenzia americana per l’osservazione oceanica e atmosferica – ha fornito infatti le sue prime previsioni sul possibile andamento della temperatura media globale durante l’anno in corso. Ebbene, se la tendenza dovesse rimanere invariata, “al 75 per cento il 2020 terminerà con un record assoluto”.

Al 99% il 2020 figurerà tra i 5 anni più caldi di sempre

Ma anche qualora l’anno non dovesse risultare il più caldo in assoluto, al 99 per cento figurerà tra i primi cinque della storia. Una previsione che, di fatto, è in linea con il servizio europeo Copernicus. Quest’ultimo ha già sottolineato, infatti, che nel mese di marzo del 2020 i dati relativi alla temperatura media nel mondo sono stati particolarmente elevati, secondi nella storia soltanto al marzo del 2016.

record caldo francia
In Francia è stato registrato un record assoluto di caldo nel giugno del 2019, nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra: il termometro ha raggiunto i 46 gradi all’ombra © Patrick Valasseris/Afp/Getty Images

Nulla cambierà, inoltre, per via del confinamento. Se è vero che le emissioni di gas ad effetto serra si prevedono in contrazione, su base annua, del 5,5 per cento nel mondo, la concentrazione di CO2 nell’atmosfera terrestre non diminuirà. Servirebbe infatti molto di più, e per un periodo di tempo molto più lungo, per far sì che il lockdown possa incidere sul clima della Terra. L’inerzia climatica fa sì, infatti, che gli effetti dei gas che disperdiamo si protraggano su numerosi decenni.

Senza dimenticare che la riduzione delle emissioni derivante dalla crisi del coronavirus sarà soltanto temporanea. Anzi, il rischio è che la ripresa venga effettuata “ad ogni costo”. Anche mettendo da parte i paletti che, faticosamente, sono stati fin qui fissati in termini di salvaguardia del clima.

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L’appello di António Guterres per una ripresa sostenibile

Proprio per questa ragione il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha pubblicato un appello sul New York Times. Nel quale ricorda che il Pianeta è sul punto di fronteggiare uno stravolgimento “devastante” del clima. E per questo chiede ai governi di imporre una ripartenza “più sostenibile”, che sarebbe tra l’altro benefica per l’economia mondiale.

In termini concreti, Guterres ha proposto una serie di azioni alle nazioni di tutto il mondo: incremento degli investimenti pubblici nella “decarbonizzazione”, fine delle sovvenzioni alle energie fossili, introduzione di una “carbon tax”, no al salvataggio delle industrie inquinanti, integrazione dei rischi climatici negli investimenti. La parola, ora, passa ai governi.

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