Australia, le conseguenze apocalittiche del caldo record
I pipistrelli cadono dagli alberi, i pesci muoiono, la frutta si cuoce prima che venga raccolta: le temperature eccezionalmente alte stanno mettendo a dura prova l’Australia.
I pipistrelli cadono dagli alberi, i pesci muoiono, la frutta si cuoce prima che venga raccolta: le temperature eccezionalmente alte stanno mettendo a dura prova l’Australia.
Deforestazione e cambiamenti climatici rischiano di far sparire 75 delle 124 varietà di caffè esistenti. Con conseguenze per ambiente, economia e società.
Dopo aver promesso alla Cop 24 di raddoppiare gli stanziamenti per il clima, la Banca mondiale annuncia 50 miliardi per l’adattamento e la resilienza.
Uno studio lancia l’allarme sulle condizioni della calotta glaciale in Antartide: «La fusione è sei volte più rapida rispetto a 40 anni fa».
Gli esperti indicano come probabile un ritorno del fenomeno El Niño, che comporta un riscaldamento straordinario degli oceani. Il 2019 sarà rovente?
Mentre c’è chi in una nevicata vede una “pausa” nel riscaldamento globale, i dati che arrivano dagli scienziati purtroppo non sono altrettanto ottimistici. Secondo i dati pubblicati dal Copernicus climate change service (C3S), gli ultimi quattro anni sono stati i più caldi mai registrati, con un 2018 che è stato il quarto anno più caldo,
Le emissioni di CO2 degli Stati Uniti stimate in aumento del 3,4 per cento, nel 2018, rispetto all’anno precedente. Nonostante sia calato l’uso di carbone.
100 intellettuali da tutto il mondo, tra cui Vandana Shiva, Naomi Klein e Noam Chomsky, hanno scritto una lettera aperta dopo i risultati insoddisfacenti della Cop 24. Un grido di battaglia per il clima contro l’indifferenza dei leader mondiali.
Secondo uno studio del Cnr il 2018 è stato un anno record per il caldo: più di 1,5 gradi sopra la media dell’ultimo trentennio. Dati che confermano i cambiamento climatici.
Nell’Australia meridionale le temperature salgono fino a sedici gradi sopra la media e aumenta il rischio di incendi boschivi.