Amicizia, come riconoscere l’amico inautentico

L’amicizia inautetica vista da Boncompagno da Signa. Il suo scritto “L’amicizia”, ci offre, a questo proposito, un aiuto veramente cospicuo.

Tutti, credo, concordiamo nel ritenere che le due modalità strutturali della vera amicizia siano: reciprocità e disinteresse. Ma non tutti- anzi!- sono in grado, proprio perché subdola, di riconoscere la falsa amicizia. Essa sa nascondersi assai bene, è capace di assumere maschere sempre nuove, strategie ogni volta più raffinate e approcci affettivi decisamente fuorvianti.

Il “Liber de amicitia”, lo scritto medievale sull’amicizia

Boncompagno da Signa (1165/75-1240 date incerte), colta e originale personalità dell’Italia medioevale, autore di un fortunato trattato, L’amicizia, ci offre, a questo proposito, un aiuto veramente cospicuo.

Il Nostro distingue vari generi di falsi amici:

  • quello che inganna(sophisticus), facendo ricorso ad ogni tipo di trucco;
  • l’amico solo “a parole” (vocalis);
  • l’adulatore(versipellis);
  • il “condizionale”, cioè colui che chiede sempre e a dà in cambio(conditionalis);
  • l'”umbratile”, ovvero colui che si nasconde dietro il velo, l’ombra dell’amicizia per ottenere tutta una serie di vantaggi(umbratilis);
  • l’amico ” ventoso”, desideroso solo di vana gloria(ventosus). E’ colui che, dice Boncompagno, “si gonfia come un otre ai soffi dell’adulazione e…si sgonfia alla puntura di qualsiasi calunnia”;
  • l’amico “vitreo”(vitreus), che, sempre secondo Boncompagno, è fragile come il vetro: “perché per una piccola offesa, anzi, per un solo sospetto tu lo perdi”.

Come si può notare, la casistica è decisamente varia -peraltro, ci siamo limitati ad alcuni tipi, perché l’originale elenco di Boncompagno continua-. Il lettore, tuttavia, già da queste indicazioni saprà, speriamo, trovare giovamento e, soprattutto, capacità di discernimento tra i veri e presunti amici.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati
La strage dei bambini a Gaza nella foto vincitrice del World press photo 2024

Si chiamava Saly, aveva cinque anni. Nello scatto vincitore del World press photo 2024, il concorso di fotogiornalismo più importante al mondo, non si vede un centimetro del suo corpo senza vita. E non si vede nemmeno il volto della zia, Ines Abu Maamar, che lo stringe forte a sé. Mohammad Salem, fotografo dell’agenzia Reuters,