Biocycling. La famiglia che attraverserà il Sud America in bicicletta

Sebastien ed Alberta, assieme alle due figlie, partiranno da Ushuaia diretti a Cartagena, in Colombia. “Sarà un viaggio che ci unirà per la vita”.

Una famiglia, quattro componenti, due biciclette e una tenda. Partiranno il 12 gennaio Sebastien, Alberta, Angela e Anna, da Ushuaia, per attraversare il Sud America in bicicletta e scoprire, nel giro dei 20 mesi di viaggio e lavoro nelle realtà contadine del continente, l’agricoltura biologica, le tradizioni locali, i loro stili di vita.

 

biocycling
Preparazione materiale per il viaggio

 

“Questi temi fanno parte del nostro modo di vivere”, racconta Sebastien Bellet Grava, nato e cresciuto in Sud Africa e trapiantato a Revine Lago, Treviso. “Le tematiche che andremmo a toccare ci accomunano, è un progetto più che un semplice viaggio. Vogliamo condividere i valori che stanno alla base  dell’agricoltura biologica”.

 

Per Sebastien 33 anni, dipendente della catena di negozi NaturaSì e Aberta 28, laureata in Cooperazione e sviluppo, si tratta di un preciso progetto di vita di una famiglia normale. “Siamo una famiglia come molte, con le stesse problematiche, con due mutui, con un solo lavoro. Crediamo però in questo sogno e ci stiamo lavorando da oltre un anno, giorno per giorno”.

 

La famiglia partirà da Ushuaia, la città più a Sud del mondo, da lì risalirà la Cordigliera della Ande, attraverso Argentina e Cile, e arriverà in Colombia, attraverso Bolivia e Perù. “Pedaleremo circa 20-25 chilometri al giorno. Saremo  autosufficienti a livello alimentare ed energetico per circa tre giorni”.

 

Biocycling. Un campeggio lungo 20 mesi

Il mezzo di trasporto più interessante è Pino, un tandem dove la persona davanti è in posizione reclinata e non è obbligata a pedalare, ideale per i bambini, che così possono pedalare secondo le proprie forze. “Alberta avrà invece una normale bici da cicloturismo con un triciclo montato dietro”, spiega Sebastien.

 

Nelle sue parole non c’è competizione o incoscienza. Ma un preciso progetto, dove praticamente nulla è lasciato al caso: “Dormiremo per metà del tempo in tenda. Il campeggio ci piace molto, crediamo sia molto educativo, perché bisogna dosare bene le risorse”. Per un viaggio del genere l’attrezzatura deve essere essenziale ed estremamente tecnica, di alto livello. “Non si tratta di una gara, ma di fare tutto con la massima dose di responsabilità. Abbiamo preso i migliori accorgimenti per le bambine e valuteremo passo passo. Non dobbiamo fare nessun record”.

 

ad un mese esatto dalla partenza!!!

Posted by Happy Family BIOcycling on Domenica 13 dicembre 2015

 

Biocycling. Una scuola di vita

Il viaggio sarà l’occasione per visitare quelle realtà dove si coltivano i prodotti biologici acquistati quotidianamente: caffè, cacao, banane, quinoa. “Abbiamo già una rete di contatti e di fornitori della catena NaturaSì. Ciò che vogliamo conoscere sono le realtà agricole produttive e gli aspetti sociali di quest’ultime. Visiteremo le scuole e creeremo un ponte tra i due sistemi scolastici”, racconta Sebastien. Angela e Anna infatti non perderanno l’anno, ma grazie all’opportunità data dalla scuola parentale, condivideranno la loro esperienza con i compagni di classe. “Una sorta di ‘Roadschooling! Scuola di Vita!’. Le bimbe saranno in contatto con l’Istituto comprensivo di Revine e grazie a questi incontri saranno loro stesse a raccontare l’esperienza attraverso i loro occhi, condividendola con i compagni”. Uno scambio culturale in tempo reale, nonostante le migliaia di chilometri che li separeranno.

 

“Ciò che sarà indelebile sarà la parte umana, sociale”, conclude Sabastien. “Un viaggio così ci unirà per la vita. Siamo certi che potremo così dare un grossissimo contributo a noi e agli altri”.

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