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Bitter sweet symphony, i Rolling Stones riconoscono i diritti a Richard Ashcroft
Dopo una battaglia legale durata più di vent’anni, Mick Jagger e Keith Richards riconoscono la totale paternità del brano Bitter sweet symphony a Richard Ashcroft dei Verve.
Dopo più di vent’anni di cause legali, i Rolling Stones e i Verve raggiungono un accordo sui diritti d’autore legati al brano Bitter sweet symphony.
Ventidue anni fa per la precisione – era il 16 giugno 1997 – usciva il clamoroso successo dei Verve di Richard Ashcroft, che raggiunse la posizione massima nelle classifiche di tutto il mondo ed è tuttora inserito nella lista delle cinquecento migliori canzoni di tutti tempi della rivista Rolling Stone. L’album Urban hymns, nel quale era contenuto, raggiunse il primo posto nel Regno Unito e si aggiudicò dieci dischi di platino, vendendo più di dieci milioni di copie in tutto il mondo.
Bitter sweet symphony: vent’anni di cause legali
Al di là del successo musicale, il brano è stato oggetto di una delle controversie legali più importanti e lunghe della musica rock inglese. Per ventidue anni, infatti, le royalties di Bitter sweet symphony sono state riconosciute ai Rolling Stones a causa di un sample della durata di quattro secondi (che, però, è anche la parte forse più riconoscibile del brano in questione), estratto da una versione orchestrale del brano The last time contenuta nell’album The Rolling Stones songbook del 1966, realizzato da Andrew Loog Oldham.
Fino a qualche giorno fa, dunque, i credits e i conseguenti diritti d’autore del brano erano suddivisi fra il testo, attribuito a Richard Ashcroft, e la musica di Jagger/Richards.
La faccenda è iniziata negli anni Novanta. Inizialmente i diritti per l’uso del campionamento erano stati concessi ad Ashcroft e compagni in cambio del cinquanta percento dei diritti d’autore. In un secondo momento, però, Allen Klein e la ABKCO Music & Records Inc. (che detengono i diritti sull’intero catalogo dei Rolling Stones) avevano intrapreso ugualmente un’azione legale in quanto l’accordo non era stato rispettato da Ashcroft, che aveva utilizzato un frammento più lungo del concesso.
Dal 1997 ad oggi, dunque, i Rolling Stones hanno guadagnato milioni di dollari grazie al brano dei Verve, con buona pace di Richard Ashcroft & co.
Gentlemen agreement e accordo raggiunto fra Ashcroft e Jagger/Richards
La polemica è stata riaccesa circa un anno fa proprio dal frontman dei Verve, ospite alla trasmissione podcast Kyle Meredith with…. Ashcroft si è rivolto direttamente a Jagger e Richards che, questa volta, hanno deciso di aiutare Ashcroft a riavere i diritti sulla propria canzone.
“In futuro tutte le royalties che sarebbero state loro assegnate per Bitter sweet symphony andranno a Richard. E, per molti aspetti cosa ancora più importante, hanno detto che non hanno più bisogno di essere riportati nei crediti di Bitter sweet symphony, riconoscendo che per quanto li riguarda la canzone è di Richard”, così si legge nel comunicato stampa che ha messo la parola fine alla querelle.
Da oggi in poi, quindi, la canzone verrà attribuita totalmente a Richard Ascrfot che ha commentato così:
“Questa straordinaria svolta degli eventi è stata resa possibile da un gesto gentile e magnanimo di Mick e Keith […] Vorrei ringraziare i protagonisti di tutto ciò, i miei manager Steve Kutner e John Kennedy, i manager degli Stones Joyce Smyth e Jody Klein. Infine un immenso ringraziamento di cuore e rispetto senza riserve a Mick e Keith. La musica è potere“.
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